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Postato 06 November 2012 - 08:53 AM
Postato 06 November 2012 - 09:07 AM
Postato 06 November 2012 - 20:38 PM
Postato 07 November 2012 - 00:52 AM
Postato 07 November 2012 - 12:22 PM
Postato 07 November 2012 - 14:19 PM
Postato 07 November 2012 - 14:22 PM
Postato 07 November 2012 - 14:43 PM
in effetti spiegarlo così per iscritto è abbastanza complesso.
ma visto che la conoscenza della doppia trazione è fondamentale ai fini della distanza è bene esercitarsi!
mi raccomando linearità nei movimenti e le trazioni devono essere progressive, senza movimenti bruschi.
ricorda che comunque è una manovra a cui si ricorre per fare distanze altrimenti irraggiungibili con un lancio normale e se in doppia trazione raggiungiamo distanze che faremmo normalmente vuol dire che c'è qualcosa che non va...
Questo post è stato modificato da Mirko Salabracco: 07 November 2012 - 14:47 PM
Postato 07 November 2012 - 14:48 PM
Postato 10 January 2013 - 14:42 PM
resuscito questo topic per dare un mio personale contributo.
siccome sono ancora abbastanza fresco di lezioni impartitemi dal mio negoziante di fiducia (pesco da un anno più o meno) capisco le problematiche che si riscontrano all'inizio.
anzitutto una cosa: è molto differente esercitarsi in acqua o sul prato, questo perchè in acqua la tensione superficiale trattiene la coda in maniera maggiore rispetto all'attrito dell'erba, e ciò permette di caricare la canna in maniera migliore
trovo indispensabile capire i tempi della propria coda e attrezzatura. una cosa che ho fatto inizialmente (che mi è stata suggerita) è quella di lasciare una decina di metri di coda e con la sola mano destra (coda sotto le dita, quindi bloccata, oppure volendo coda nella mano sinistra, ma ferma) eseguire il movimento classico senza alcuna trazione, dobbiamo trovare i tempi e le forze giuste affinchè la coda si allunghi bene dietro e si allunghi bene davanti.
fatto ciò, aggiungere la prima trazione per aumentare la velocità di coda nel momento del sollevamento dall'acqua. OSSERVAZIONE: aggiungendo la trazione per forza di cose bisogna "mettere meno canna", ovvero se si imprime velocità alla coda con la trazione bisogna togliere forza/velocità alla canna. diciamo che l'equilibrio che abbiamo imparato nel primo esercizio lo stiamo scomponendo, se prima era tutto merito della canna, adesso stiamo dividendo l'energia necessaria ad allungare la coda tra canna e trazione, anche se magari non in parti uguali. imparato questo ci si può esercitare a fare lo shooting avendo cura di lasciare la coda al momento esatto della proiezione in avanti, il momento ideale sarebbe quando questa è già tutta distesa in avanti, ma questo viene un po' col tempo e a seconda delle necessità (non sempre si vuole lanciare disteso, io il 90% lancio raggruppato per combattere un po' il dragaggio)
dopo aver capito bene la prima si può aggiungere la seconda. secondo me viene tanto più facile quanto più bene si è preparato il lancio. se la coda viene proiettata all'indietro correttamente, raggiungendo la completa distensione è facilmente percepibile, con qualsiasi coda, la trazione che questa imprime alla canna e sulla mano sinistra che la regge. per facilitare lo scorrimento della coda potrebbe essere necessario inclinare leggermente la canna un poco oltre il classico angolo. nel momento in cui si sente la trazione (su canna e su mano) quello è il momento di "ammortizzare" la coda andando indietro con la mano sinistra fino a raggiungere il primo anello e a questo punto eseguire la proiezione in avanti aggiungendo la seconda trazione. difficile da spiegare, un po' meno da eseguire una volta che si siano imparati correttamente i passaggi precedenti. quando il movimento è assimilato è possibile accorciare la fase di lancio facendo un shooting anche all'indietro per allungare più coda in meno volteggi.
a mio parere la doppia trazione è utile oltre che per la distanza anche quando si ha necessità di alta velocità di coda, come quando tira molto vento. in questi casi sono riuscito a pescare unicamente "facendomi il sedere" con la doppia trazione (che in realtà non è che concede molti errori mi pare). oppure quando si eseguono lanci che non dispongono di tanto spazio o sotto vetta, quando si hanno margini di loop molto stretti. in questi casi la doppia mia aiuta
spero di non aver detto corbellerie, ma questa è la mia esperienza e il mio modo di lanciare, più o meno
Postato 11 January 2013 - 12:41 PM
grazie per il contributo!
io però quando porto la canna dietro e aspetto che la coda si stenda, teoricamente la mano sx che tiene la coda deve accompagnare il movimento verso l'alto (mi capite vero??) ho notato che la mia coda rimane li, e anche se provo a forzare il movimento la coda che ho in mano non segue quella che si sta stendendo (spero riusciate ad immaginare la scena...)
...perchè?
Postato 11 January 2013 - 14:07 PM
grazie per il contributo!
io però quando porto la canna dietro e aspetto che la coda si stenda, teoricamente la mano sx che tiene la coda deve accompagnare il movimento verso l'alto (mi capite vero??) ho notato che la mia coda rimane li, e anche se provo a forzare il movimento la coda che ho in mano non segue quella che si sta stendendo (spero riusciate ad immaginare la scena...)
...perchè?
allora personalmente la scena la conosco bene (se ho capito) perchè succedeva anche a me.
naturalmente spiegare a parole è difficile, ma ci proviamo comunque.
riassumo per vedere se ho capito,
1. la coda è distesa davanti a te, sull'acqua o sull'erba
2. inizi il movimento all'indietro fermi la canna orientativamente tra le ore 1 e 2 (usiamo un quadrante di orologio per intenderci dove fermi la canna)
3. con la sinistra accompagni il movimento della canna e in questo momento ti si forma una pancia di coda (la coda perde tensione) tra la mano sinistra e il primo anello a partire dal manico.
secondo me potrebbe essere che il movimento di sollevamento della coda non è stato effettuato con la dovuta progressione e la canna non si è caricata e/o non ha trasmesso in maniera corretta l'energia alla coda facendo in modo che il lancio posteriore sia "poco energico". la poca energia della coda non ce la fa a vincere l'attrito che la coda fa sugli anelli, complice anche l'angolo che si forma con la canna e la coda. in questo caso potresti provare ad inclinare la canna all'indietro un po' più del normale, arrivando tra ore 2 e 3. in questo modo diminuisci l'attrito della coda sugli anelli (soprattutto sull'apicale) e dovrebbe scorrere meglio fino a "chiamare" la coda che hai in mano.
una coda proiettata all'indietro con la giusta energia chiamerà sempre la coda che hai in mano. controlla che la coda lavori sullo stesso piano, lo scomporsi della coda in aria è tutto spreco di energia
una cosa che non ho detto nel primo intervento, ma che è quasi scontata in generale e non solo per la doppia trazione, è che se si mantiene costante la tensione della coda, ovvero la mano sinistra percepisce sempre una certa leggera trazione, se così vogliamo chiamarla, allora si è imparato una delle cose fondamentali del lancio, e controllare il lancio risulterà facilissimo. certo nella doppia trazione questa tensione è pressochè necessaria
Postato 11 January 2013 - 14:26 PM
riassumo per vedere se ho capito,
1. la coda è distesa davanti a te, sull'acqua o sull'erba
2. inizi il movimento all'indietro fermi la canna orientativamente tra le ore 1 e 2 (usiamo un quadrante di orologio per intenderci dove fermi la canna)
3. con la sinistra accompagni il movimento della canna e in questo momento ti si forma una pancia di coda (la coda perde tensione) tra la mano sinistra e il primo anello a partire dal manico.
bravissimo è proprio questa la situzione in cui mi trovo...!!
ora vedrò di applicare quello che hai scritto dopo e vediamo come va
Postato 11 January 2013 - 14:30 PM
bravissimo è proprio questa la situzione in cui mi trovo...!!
ora vedrò di applicare quello che hai scritto dopo e vediamo come va
beh, te l'ho detto che era un problema che avevo avuto
spero di essere stato chiaro nell'esposizione delle possibili soluzioni, se mi viene in mente altro riposto.
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