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QUANDO ANCORA C'ERANO I BASS


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4 risposte a questo topic

#1 Giordaloco

Giordaloco

    Pescatore qualunquista

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  • LocalitàLUINO Lago Maggiore

Postato 20 June 2006 - 06:52 AM

Dopo le sperticate lodi dell'Admin non posso esimermi dl postare un nuovo racconto :wink:
---------------------------------
Una dozzina d’anni fa .......... La moglie torna da un corso di danzaterapia, fatto in un
Ashram in Toscana e mi comunica papale papale che si è innamorata del conduttore ,
un ex prete buddista più o meno della mia stessa età , e che sicuramente andrà a
vivere con lui.

Alquanto infastidito (stravolto) dalla situazione le comunico che le lascio un paio di
settimane per decidere e che intanto me ne vado a distendere i nervi a Cuba; telefono
all’agenzia e prenoto una settimana ai Jardin de la Rejna ed una a La Redonda, la
prima volta a Cuba da solo!!!, senza moglie e senza figlio , veramente una pausa di
riflessione.

All’aereoporto di Ciego de Avila c’è Fumolo che ci aspetta col giannizzero Cubano e ci
carica su un pulmino destinazione Moron; allora si faceva una notte in albergo sia
all’andata che al ritorno, non portavano direttamente alle barche perchè allora di notte
era vietato navigare.

Doccia veloce e giù alla Carpeta a chiaccherare coi nuovi compagni d’avventura in
attesa della cena; fuori dall’hotel già si ammassavano las chicas attirate dall’arrivo degli
Yuma , nella mia mente già albergava il tarlo della vendetta : il vecchio testamento
Occhio per occhio e Dente per dente.

Si cena velocemente , per quanto lo permetta la consuetudine cubana , due ore per un
piatto di papa frita, sicuramente sono andati a prenderlo nel campo in bicicletta; e
come una mandria ci fiondiamo alla disco dell’hotel : piena zeppa di chicas in caccia ,
altro che adesso , non facciamo in tempo a sederci che già siamo sotto attacco,
vecchio della mia esperienza , anche se sino ad ora non diretta, consiglio i nuovi amici
di non cedere alla prima che capita o non se la sarebbero mai levata di dosso per tutta
la serata , anche col rischio di qualche rissa al femminile, forse gradevole e divertente
ma sicuramente imbarazzante; come sono cambiati i tempi !!! Dopo il continuo apretar
duro di Fidel le ragazze stanno in campana e le disco sono quasi deserte salvo le
professioniste che fanno da referenti della polizia. rischiare qualche anno di campo di
lavoro non è certo un incentivo a farsi dei legami con degli stranieri.

Si balla , si strizza, si ride e si beve (molto) ma all’alba ci aspetta il traferimento a
Jucaro per salpare per i Giardini e visto che più o meno tutti sono stati 24 ore senza
dormire urge volgersi a la cama; qualcuno sparisce con la novia improvvisata verso
qualche casa particular, un paio stortano il custodio e, con una decina di dollari e il
giuramento solenne di butterle fuori all’alba, se le portano in camera, altri preferiscono
un sonno ristoratore.

Sono le 5 e il gruppo si è riunito per la colazione , occhi cisposi , sguardi vaqui ,
sorrisetti ironici e occhiaie sino al mento sono la norma ; davanti alla carpeta ci sono già
le montagne di bagagli che i volenterosi cubani stanno caricando sul pulmino; Ci
stiviamo sulla guaguita mentre tre o quattro novie improvvisate salutano e si prenotano
per quando torniamo, sembra la pertenza per il fronte con le donne in lacrime che
agitano la manina.

Il gruppo è composto da due Fiorentini , uno col figlio diciottenne , due frequentatori del
Ticino , forse Varesotti, due Svizzeri, uno di 70 anni sposato con una cubana che ha
lasciato a casa, un dentista di Torino, un artigiano di Milano ed io , altro Milanese; dieci
disperati verso l’avventura.

Volevo parlare dell’epoca dei Bass della Redonda e pertanto sorvolo la settimana ai
Giardini . Gli amici , perchè durante la settimana questo sono diventati, non stanno più
nella pelle , non tanto per le probabili pescate con truche da sogno, ma per le prossime
serate all’insegna dei bagordi e della trasgressione.

Come da copione , stiamo scaricando l’attrezzatura che già le perdute novie si fanno
avanti , d’accordo che qualcuno ha sicuramente comunicato la data del rientro , ma
scoprirò in seguito che sono meglio di un’ufficio informazioni : sanno orari e
provenienza di ogni volo , di ogni gruppo di caccia o di pesca e di ogni spostamento.
Quelli della Digos , rispetto a loro sono dei dilettanti.

La serata è la copia esatta della prima ; io, forse a causa della fresca batosta Italiana,
me no sto un pò sulle mie , e poi ho addocchiato un’ascensorista rubia che mi intrigava
molto e , se volevo avere qualche possibilità non dovevo intrupparmi coi gaudenti.

Chissà perchè dimenticavo sempre qualcosa in camera , e i frequenti viaggetti stavano
dando i loro frutti ; ero riuscito a strapparle una sita per la sera dopo che era di
descanso; giulivo come una pasqua me ne vado in branda sognando la prossima
pescata e la prossima serata.

Alle cinque ci troviamo alla cafeteria per la colazione , le facce sono tra lo stravolto e
l’irrecuperabile , nemmeno una decina di caffè riescono a squoterli ; come usciamo lo
spettacolo li sveglia per benino : freschino mica male e una nebbia da pianura
Lombarda; corsa in camera per recuperare qualcosa di più pesante e siamo a bordo di
una guagua che come minimo era al seguito di Fidel durante la marcia sull’Avana,
mentre le guide ci spiegano che la nebbia sparirà al primo sole e ci rassicurano sulla
bontà del mezzo di trasporto l’eccellentissimo mezzo si pianta in mezzo la strada;
l’autista salta a terra con un filo di ferro in mano , traffica nel cofano , ritorna senza il filo
e riparte con grandi sorrisi ; dopo altre due fermate siamo finalmente alla meta.

Superiamo a piedi un ponticello ed entriamo in una costruzione in legno discretamente
elegante , dove avremmo pranzato nell’intervallo di pesca ; sopra il bar fa bella mostra
di se una trucia enorme con la boccaccia aperta , contornata da foto , fra cui qualcuna
di Fidel in compagnia di altri pescatori.

Usciamo sulla veranda ad aspettare le barche immersi nella nebbia e in un silenzio
ovattato ; le guide ci spiegano le modalità di pesca e intanto approntano le barche:
qualcuna è un vecchio rottame plasticone , altre devono essere arrivate da poco da
Miami , classiche barche da bass USA ,alluminio, seggiolino di punta compreso, manca
solo il motorino elettrico , sostituito da una lunga pertica; mentre trafficano arriva un
vecchietto che viene accolto con massima reverenza dai lanceros; è stata la guida
personale di Fidel quando veniva da queste parti ed è il più vecchio accompagnatore
del lago; conoscendo un pò di spagnolo attacco discorso; mi chiede di dare un’occhiata
alle esche e lo vedo deluso ; mi racconta di truche enormi e di savalo rimasti chiusi in
laguna, ma che io, con quelle esche me li posso anche sognare, potrò anche prendere
qualche decina di Bass ma nulla più di sei otto libre; aiutato da una bottiglia di rum
reperita al bar cerco di farlo sbottonare e di convincerlo ad accompagnarmi , nicchia un
pò ma tra un sorso di rum, una discussione con la guida e qualche biglietto verde
l’accordo è concluso; la nebbia intanto si è alzata , il vecchietto sceglie la barca, ai miei
occhi pare la più malandata ma lui mi assicura che quando si alzerà il vento fungerà
molto meglio di quelle in alluminio; carica in barca due canne del periodo di Batista ,
una tanica di plastica scoperchiata e un sacchetto con le sue attrezzature, da istuzioni
al lanceros e si parte.
La laguna è enorme , quasi non si vede l’altra sponda ; mette a manetta e iniziamo la
traversata ; la flottiglia punta verso destra ma noi andiano dritti verso l’altra sponda;
arrivati entriamo in un largo canale e dopo poco ci infiliamo in canaletto non più largo di
un paio di metri con un mezzo metro d’acqua, boccaloncini e tilapie fuggono nelle
mangrovie; usciamo da quella galleria verde sbucando un un laghetto parzialmente
invaso da alberi morti; mi fa cenno di iniziare tirando o in mezzo ai rami morti o contro
la parete di mangrovie; monto un vermone e parto ; già al primo tiro becca , la lascio
mangiare guardando il filo che si sposta e ferro , più che soddisfacente , almeno due
chili ; lui intanto sorride e scuote la testa mentre monta un amino , lo arma con un
verme ed inizia a salpare persici sole , tilapie e piccoli bass che butta nella tanica
riempita d’acqua ; dopo una ventina di minuti , una decina di tocche, quattro bass presi
e una trentina di pescetti ordina al lancero di partire; a tutta manetta in un labirinto di
canali , mi vedo già impalato su qualche mangrovia ,finalmente giungiamo dove voleva
: un canale largo e fondo con un’isoletta a centro.

Fa piantare la pertica e sistemare la barca a mezza strada fra la muraglia di
mangorovie e l’isola; mi vieta di lanciare, monta un tappo da bottiglia, due metri di filo,
un amo da worm che pianta nella schiena di una tilapia di un paio d’etti e lancia il tutto
verso l’isolotto mentre mi incita a preparare una montatura similare.

Non sono tanto convinto ma eseguo mentre guardo l’azione di pesca : per un pò la
tilapia si sposta quà e là senza meta , poi parte verso l’isola. il vecchio si tende ed io
capisco che l’esca sta fuggendo da qualcosa , all’improvviso il turacciolo cambia di
scatto direzione e parte come un motoscafo affondando ; lui ferra con un paio di
strattoni e una cosa enorme e brillante vola nell’aria squotendo il testone : un Tarpon ,
riparte tentando di raggiungere il mangle , non gli dà frizione , ha un filo che sembra un
cavo da rimorchio, il savalo risalta , si avvita su se stesso e ripiomba in acqua ; il
vecchio mi porge la canna che io mi guardo bene dal toccare ,il pesce è suo e se lo
deve gestire , ringrazio ma rifiuto; dopo un’altro paio di fughe e di salti è finalmente
vicino alla barca , ma non sembra per niente stanco, il vecchio non gli da nemmeno un
metro di filo ed io già mi vedo la conclusione : filo rotto o pesce sboccato ; nulla di tutto
questo, in un paio di minuti lo porta sotto bordo e con un colpo preciso lo raffia, acqua
per tutti , è a bordo , sarà una trentina di chili .

Si riparte , ormai lo spot è oltremodo disturbato , durante il trasferimento raffazzono una
montatura come la sua ma per il galleggiante devo rivolgermi al fidelista che ben felice
mi consegna un tappo di non so quale vino con un bel taglio in mezzo , ne ha un
sacchetto pieno , infatti quasi ad ogni pesce vola via.

Ci fermiamo davanti ad uno spot composto da germogli di mangle che spuntano come
lance dal fondo , non ci sarà più di un metro d’acqua; lanciamo dove inizia e aspettiamo
godendoci le evoluzioni dei turaccioli; il mio parte verso l’intrico , stoppa e affonda
dirigendosi al largo , ferro e una boccaccia spunta dall’acqua contorcendosi , fa
impressione , mi sembra che possa ingoiarmi la testa ed avanzare spazio , ho il cuore
in gola; la frizione canta sollevando le invettive del Cubano : paralo !!! paralo!!! ala!!!
ala!!! Non vuole che gli dia filo , infatti sta filando come un treno verso le mangrovie , se
si infila è perduto; sono nel panico ; non sono di primo pelo , ma un bas di quella taglia
non l’avevo mai visto; cerco di stopparlo dolcemente , sfruttando l’elasticità della canna
ma quello non ne vuole sapere , risalta e punta al mangle , finalmente lo fermo e inizio
il recupero ; qualche accelerata ma viene ; come si accorge della barca tenta di nuovo
la fuga dando fondo a tutte le sue energie , sgiancotta in superfice facendomi temere
uno scoccamento , ma ha ingoiato ed è a bordo , mi impressiona , non ho mai visto un
bass di tale taglia , la bocca è enorme ; impossibile rilasciarlo , c’è samgue dappertutto
, l’amo deve aver fatto dei bei danni ; il vecchio è felice come un fringuello , pacche
sulle spalle , sorsi di rum e via alla ventura.

Torniamo in ritardo per il pranzo , gli altri stanno già abboffandosi e raccontandosi le
pescate , come entro col bass in mano , seguito dal vecchio con il Tarpon a spalla
zittiscono ; alla pesa il tarpon segna poco più di 62 libre e la trucha poco meno di 13; ne
abbiamo prese altre otto, nessuna ad occhio era meno di 8 - 9 libre, ma le abbiamo
rilasciate ; i colleghi hanno fatto una media di una trentina di pesci a testa nella
mattinata , ma il più grande non arrivava alle 8 libre ; il compadre di Fidel ingolla le
ultime gocce della bottiglia e si eclissa con tarpon in spalla e la trucha in mano.

Non ho più provato col vivo , preferendo lo spinning , ho castigato moltissimi bass ma
nessuno di quella mole ; adesso La Redonda è una laguna adibita ai giri
turistico/naturalistici ; le reti , l’immissione dei gatos africani e i cubani col fucile hanno
eliminato quasi tutti i bass al punto che anche il centro di pesca , uno dei più rinomati al
mondo ha chiuso da qualche anno.

A me rimangono i ricordi che ogni tanto si affaciano alla memoria.
PESCATORE QUALUNQUISTA
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27-06-1944

#2 Guest__*

Guest__*
  • Ospiti

Postato 20 June 2006 - 08:00 AM

grande Giorda, io sono solo un pescatore apprendista, con poche battute fortunate al mio seguito, però spero di poter fare le tue esperienze di pesca e catturare anche io qualche bestia da paura, purtroppo sò che viaggi all'estero me li devo sognare almeno per ora ;
e mi accontento di rimanere nei nostri luoghi, però se vorrai portarmi con te dalle tue parti sarò felice ed onorato di una bella pescata con il mitico Giordaloco.

p.s.

ma poi con l'ascensorista com'è andata??

#3 Giordaloco

Giordaloco

    Pescatore qualunquista

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  • LocalitàLUINO Lago Maggiore

Postato 20 June 2006 - 08:05 AM

Dici questa ???

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Alla grande !!!! Per pescare , intendi quì o Cuba ? Purtroppo per i motivi che mi sembra di aver già spiegato sono in pausa forzata e senza nessuna previsione di uscite :cry: :cry:
PESCATORE QUALUNQUISTA
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27-06-1944

#4 Guest__*

Guest__*
  • Ospiti

Postato 20 June 2006 - 08:08 AM

bella la tipa!!

si dalle tue parti, però non sò nulla della tua pausa forzata...???? che succede???

#5 Repele Dimitri

Repele Dimitri

    Repele Dimitri

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  • LocalitàNuvolera (BS)
  • Tecnica: Mosca & c
  • Provenienza: Nuvolera (BS)

Postato 20 June 2006 - 20:23 PM

:D Complimenti Giorda , azz...se faccio vedere questo post alla mia signora,,,,,col piffero che riesco a convincerla a mandarmi a Cuba a pesca..... :D
Gli Amici Della Topa
http://dimibsfishing....wordpress.com/


La classe non è acqua ma prosecco! [cit.Repele Dimitri ]


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