ho gia espresso il concetto in una risposta ad un'altra domanda, ma ho scritto di getto ed in maniera a dir poco confusionaria, quindi cerchero' di spiegarmi meglio e magari vorrei avere anche le vostre impressioni
tutte queste novita', spinfly, flystyle etc, non vi sembra che , oltre a cercare di vendere esche nuove, siano state create per far si che il pescatore si concentri piu' sulla tecnica (lancio,recupero, movimento) e molto meno sui risultati?
mi spiego meglio, ho voluto provare un esca nuova , ho utilizzato una canna che gia' avevo e che ho adattato allo scopo per evitere di acquistare canne specifiche, , dopo alcuni lanci é arrivata una cattura ed in effetti si ha soddisfazione perché fatta in quella maniera ma……., c'é un ma, molto probabilmente la stessa cattura l'avrei fatta anche con un rotante arruginito , probabilmente anche qualcuna in piu', e con poca emozione poiché trattasi della solita trotella da 20cm
ovviamente i video pubblicitari sono girati in riserve imballate di pesce, ma nella realta' , le trote son poche (quelle discrete intendo) , e si cercano sempre di piu' tecniche rivolte a mini-trotelle , ovviamente con attrezzatura che ti permette di far "cantare" la frizione , far durare il combattimento alcuni minuti, ed addirittura guadinare una trotella da 20cm !! ma dove siamo arrivati? se ci si preoccupasse piu della salute delle acque e meno delle attrezzature sarebbe meglio no?
bahh, sto divagando , aspetto le vostre critiche e opinioni , ciao
A trote non vado (ne non in trout area 1/2 volte l'anno "trascinato" dagli amici).
Detto ciò non condivido per un motivo semplice: le tecniche di pesca, come è normale, si evolvono. Perché si evolvono? Perché cambiano le condizioni in cui ci si trova a pescare (prede nuove, spot differenti da 15/20/30 anni fa, pressione di pesca...) e di conseguenza ci si adegua. Si sperimenta, si fanno prove, ed è questa la vitalità necessaria alla pesca, altrimenti avremmo appesto tutti le canne al chiodo. Facendo il ragionamento di Fario-CH all'estremo, allora tutti noi dovremmo usare a spinning i vecchi lancini di decenni addietro, nylon, qualche Rapala, qualche ondulante e rotante e stop.
Prendiamo il discusso e odiato carp-fly: la pesca a mosca o a fly spin alle carpe e grossi ciprinidi in fosso, laghetto o piccoli corsi d'acqua poco profondi. Qualcuno, sapendo che le carpe possono occasionalmente essere predatrici, ha studiato il come, il dove e il quando del fenomeno e ha deciso di creare una pesca apposita. Pesca che permette a chi ha vicino casa fossi melmosi, dove ormai i predatori in senso proprio (siluri, bass, perca, persici etc...) da insidiare "alla vecchia scuola" sono spariti o in percentuali insignificanti, di re-inventarsi con quello che ha dato che la carpa o il barbo o carassi o breme sono pressoché ovunque. è un adattamento.
Anche i bass: ormai ci sono sempre meno posti in cui il verdone vive e prospera stabilmente e quei posti sono solitamente super-pressati, ergo non è pensabile di insidiarli sempre con i soliti 3/4 artificiali. Il bass cerca di concentrarsi molto sul gambero quindi quando sono arrivati i gamberi della Louisiana ecco che sono arrivate tutte quelle tecniche atte a imitarlo; tutta roba peraltro importata dall'America, noi di nostro non abbiamo messo (e non mettiamo tutt'ora) nulla. Anzi, nei confronti della pesca del bass siamo in costante ritardo nei confronti di Giappone e America, che di fatto sono l'avanguardia mondiale, mentre noi (detto da chi fa competizione internazionale) le novità proprio non le digeriamo.
Trota in trout-area: non c'entra con la mia idea di pesca, per nulla. Riconosco però che (a detta non mia, ma di gente del settore) è stata un'idea che ha letteralmente salvato il mercato e realtà che altrimenti sarebbero andate in malora.
Appunto, dipende da come la si vede. è questione di adattamento, di inseguire le condizioni che cambiano, di saper cogliere opportunità e fare di necessità virtù. E di punti di vista. Poi si può pescare tranquillamente come si faceva 20/30 anni fa, nessuno pretende il contrario, ma bisogna riconoscere che la pesca e il pesce hanno fatto passi avanti (e indietro) per cui non sono più a quel punto, con le conseguenze del caso.
La pesca è un business in cui la preda principale è proprio il bipede che entra in negozio o vede il nuovo video del pro-staff (preda anche lui, a un livello diverso) che decanta le qualità della nuova esca, è inutile negarlo. La pesca è sempre stata un business. Ma è ugualmente ipocrita etichettare tutto come marketing inutile, perché tra tutto questo fumo dell'arrosto c'è stato e continua a esserci; è l'evoluzione appunto, che permette di adeguarsi ai tempi e ai modi di questa passione. Secondo me l'evoluzione è uno degli ingredienti immancabili di questo sport, porta a scoprire cose nuove, a sperimentare, a variare, e questo è secondo me positivo.
Bisogna cercare un equilibrio tra evoluzione/innovazione e inutilità/involuzione, e ognuno ha il suo. C'è chi compra subito l'ultimo mulinello da crank sul mercato e chi proprio non ne vuol sapere di cambiare la combo ventennale importata allora dagli USA. C'è chi si entusiasma a provare cose nuove, e chi rimane nella sua "comfort zone"; ognuno ha i suoi equilibri e pensieri in merito, e credo che le sponde siano abbastanza grandi da accoglierci tutti "in pace" ognuno con il suo modo di pescare.
A me sembra che stiate dicendo la stessa cosa, una la dice un giovane l'altra un ex giovane come me
io la vedo così, nella pesca siamo noi a fare i predatori, nel marketing siamo le prede. Come noi fatichiamo a ingannare i vecchi pesci che hanno esperienza da vendere così il mercato appare esagerato a chi non ha più quella fame di cattura (o meglio, la cattura si ma secondo parametri differenti dalla maggioranza)
Sui video son d'accordo che sono quasi tutte marchette, tutte se fatti da prostaffe (ma non troppa) e personalmente non do nessun peso a quello che dicono o ai pesci che prendono (forse perchè li ho visti all'opera )
Comunque è giusto che ognuno si faccia la propria esperienza, però Jacopo, le imitazioni di gamberi in italia sono arrivate 20 anni prima del gambero della louisiana, adesso con le tecnologie a disposizione fanno dei gamberi talmente realistici che son certo hanno anche il sapore di gambero ma non sono una novità
Trota in trout-area: non c'entra con la mia idea di pesca, per nulla. Riconosco però che (a detta non mia, ma di gente del settore) è stata un'idea che ha letteralmente salvato il mercato e realtà che altrimenti sarebbero andate in malora.
questo è proprio quello che diceva Fabry, il mercato ha necessità di inventare tecniche nuove per adattarsi alla carenza di pesci delle nostre povere acque, ha poco della pesca, sempre personalmente, però se c'è gente che si diverte ben venga, movimenta il mercato e consente a tanti lavoratori di mantenere una famiglia