Ciao a tutti,
vi chiedo supporto per delineare i tratti dell'ultima uscita di pesca che ho fatto, dato che vorrei contestualizzare l'esito nefasto che ha avuto, con il contesto ambientale del luogo che ho scelto, la tecnica, l'attrezzatura e quant'altro. Il fine di questo dibattito è sapere come mai ho passato quattro ore sotto un vento gelido a congelarmi noce del collo, i maroni e l'osso sacro, senza avere il piacere di vedere il galleggiante muoversi neanche una singola, piccola, accennata, dolce, tenera, volta. Accetto critiche di ogni genere, dalla tecnica, alla scelta dello spot, dell'attrezzatura...tutto.
Per cominciare, vi descrivo brevemente la situazione di pesca in pochi punti essenziali ai quali seguirà l'esposizione di come si sono svolti i fatti:
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luogo: porto
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orario: 19:00 – 23:00
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tecnica: bolognese con galleggiante all'inglese;
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attrezzatura: bolognese semiparabolica da 6m con lenza madre 0,16. Galleggiante all'inglese non piombato da 3 gr tarato più o meno al 90 % con un bulk conico subito sotto al galleggiante e una spallinata da 1,2 grammi a pallini uguali e distanziati sempre meno procedendo dall'alto verso il basso. La spallinata era lunga 1,9 m e l'ho montata su un fluorocarbon 0,12 con due microgirelle per connetterla alla lenza madre e al terminale. Terminale in nylon siliconato 0,1 e amo bronzato da bigattino del 18.
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esca: pastura bianca cefalo con olio di sarda e bigattini sfusi e a tratti anche lanciati con la pastura.
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Condizioni ambientali: acqua torbida per la corrente e i temporali dei giorni precedenti. Temperatura più o meno di 10-15 gradi e corrente secondo le illustrazioni. Profondità c.ca 5 m.
SVOLGIMENTO DEI FATTI
SITUAZIONE DI PESCA N.1 (vedi prima immagine Google Earth)
Arrivo al porto verso le 18:30 e più o meno alle 19:00 sono in pesca. Noto la corrente, sento il freddo sulla prima vertebra cervicale e destino un vaffa alle previsioni meteorologiche. Dopo aver misurato il fondo, prima di pasturare, lancio un paio di volte per rendermi conto bene della corrente. Pasturo con 3-4 palle, lanciando un po' più avanti e dietro il galleggiante e anche appena avanti al molo, per intercettare anche la corrente che sbattendo sul molo, sarebbe tornata indietro. Stavo a 10-12 m dalla punta del molo. La corrente superficiale portava verso fuori abbastanza vistosamente, ma il galleggiante si avvicinava a me e quindi ho ipotizzato la presenza di una corrente profonda contraria.
Dopo un po' il galleggiante smette di avvicinarsi e nonostante il persistere della corrente superficiale, non si muove più. Ipotizzo
che la corrente profonda si sia attenuata e le due correnti si equivalgano. Dopo due ore di NULLA, decido di spostarmi nella
posizione n.2.
SITUAZIONE DI PESCA N.2 (vedi seconda immagine Google Earth)
Cambiata posizione, verifico la minore presenza di corrente, almeno sulla mia noce del collo. In acqua il galleggiante si muove nella direzione della corrente. Mi è rimasta poca pastura e quindi pasturo soprattutto con bigattini. NULLA DI NULLA. Ad un certo punto, prostrato dal gelo e dalla noia, recupero e noto un bigattino innescato tagliato a metà. Penso che qualche pesce sia arrivato...ma...NULLA...
A voi la parola: cosa ne pensate ?
P.S.
Per quello che può contare, nelle ultime quattro uscite di pesca che ho fatto in quel posto, non ho visto nessuno prendere un pesce degno di questo nome, con qualunque tecnica stesse pescando.