E niente, evidentemente ormai riesco solo più a inventare titoli "musicali"...
Comunque è poprio così, ormai siamo agli sgoccioli dell'estate (almeno dal punto di vista del clima: ieri sera in barca per la prima volta ho dovuto mettere il softshell, e stamattina quando mi sono svegliato c'erano 14 gradi).
Proviamo un po' a tirare le somme dei mesi appena trascorsi.
La primavera (caldissima) l'ho dedicata alla ricerca di lucci (che non sono arrivati, ad eccezione di due pesci slamati) e un paio di tentativi a perca (con scarsi risultati, ad eccezione di un unico discreto esemplare).
Faccio notare che ho trovato un fotografo peggiore di Jfish
Da luglio è iniziata la pesca estiva per eccellenza, alla ricerca di persici nelle calde serate lacustri.
Di giorno infatti ha sempre fatto troppo caldo per pensare di uscire a pesca. È stata però l'occasione di far fare le prime esperienza al mini linuz.
Siamo ancora a cappotto, ma ci stiamo lavorando.
Venendo ai nostri tigrotti, quest'anno abbiamo mediamente preso meno pesci rispetto all'anno scorso, ma la taglia media si è alzata parecchio.
Quasi tutti di misura e pochissimi pinelli, mentre l'anno scorso era esattamente il contrario.
La cosa strana? Abbiamo pescato in serate caldissime (oltre 30°) e in serate più fresche poche ore prima del temporale.
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, i risultati migliori li abbiamo avuti di tardo pomeriggio, con il sole ancora alto e caldo. Risultati altalenanti con il buio.
Le due serate pre-temporale sono state le meno redditizie in assoluto. Misteri della pesca...
Una delle due serate in questione risale alla scorsa settimana, e c'è stato un cambio di equipaggio: complice l'assenza di Riky e un problemino al carrello della barca, sono salito sul panfilo di Teo Frigo (sì, quello dell'altra sponda)
Ovviamente quella sera quasi non vediamo un pesce, nonostante le condizioni estremamente favorevoli.
Per fortuna ci pensa lui a tirare fuori dal cilindro un cavedano mannaro di dimensioni imbarazzanti
È fresco fresco di ieri sera, invece, il persico più bello uscito quest'estate.
Il merito, però, come gli ho detto subito dopo la cattura, è al 60% di Riky. È sua l'intuizione che mi ha permesso di prenderlo. Fossi stato in barca da solo avrei cambiato spot (o avrei pescato in modo non adatto). Spiego perchè.
Ci siamo trovati nel bel mezzo di una enorme palla di minutaglia che saltava a pelo d'acqua. Da ogni lato vedevamo pesciolini saltare. Classica situazione che capita di vedere sul lago, e che di solito dura una manciata di secondi, e poi torna la calma.
Stavolta invece l'attività frenetica a galla è durata svariati minuti, forse addirittura 20 minuti di attività costante.
Stavamo pescando, a occhio (a persici l'eco non lo porto), su 7-8 mt d'acqua.
Tutto faceva pensare (vista l'attività del foraggio in superficie) che i predatori cacciassero nel primo metro d'acqua.
Riky quindi opta per un jerk, io per un rotante.
Dopo un po' prende un pesce. E mi dice di averlo preso "sotto" (aveva lasciato scendere il jerk).
CI riprova, stavolta appositamente. Lo lascia scendere tanto. Sbam. Secondo persico.
Ok, non può essere un caso. Per qualche strano motivo, nonostante l'attività sia tutta in superficie, i predatori sono sotto.
Senza quelle sue catture non ci sarei mai arrivato.
Decido quindi di passare a shaddino (6 cm) su testina da 5 gr. E, dato che siamo all'imbrunire, scelgo un colore scuro.
Lancio, lascio scendere... ancora... ancora.... E poi inizio un recupero lento e regolare, alternato solo da qualche colpetto del cimino.
Non passa molto e ci dà.
Un gran bel persico, con una gobba paurosa.
Alla fine torniamo a riva quando è ormai buio, decisamente soddisfatti, "scortati" da una bellissima luna piena.
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