Ogni tanto, capita che anche il più scarso dei pescatori abbia bisogno di quella cosa semplicissima e direttamente legata all’attività alieutica che si chiama “farsi una bella pescata”.
Quest’anno, come ho già scritto in un report precedente (che mi è valso tra l’altro un graditissimo premio) ho tra le altre cose sperimentato : un po’ sul luccio, un po’ sul bianco, un po’ sulla caccia alla big in fiume, un po' ribaltando elementari nozioni di fisica.
Mancava, nel mio immaginario di appagamento, una bella giornata o mezza giornata di pesca come Zio comanda, che per me si traduce sempre e comunque in due aspetti basilari : prendere pesce e starmene un po’ a meditare sulle mie miserie (non ne ho a parte i deficit caratteriali, però suona bene : farmi i razzi miei suonava male) in un posto che mi trasmetta calma e pace.
Il tempo me lo sono ritagliato fraudolentemente, e lo spot l’ho guadagnato deviando un pomeriggio in famiglia in modo subdolo : per farla breve, tempo di fare il permesso, di parcheggiare Grezzini, Frau Grezza e la Suocera in un bel parco in riva al fiume e mi sono fiondato, uoderato di tutto punto, in mezzo al Brenta in Bassa Valsugana, al confine fra Trentino e Veneto.
L’idea mi era venuta una settimana prima, durante una pedalata in ciclabile con Grezzo II proprio lungo il fiume, che aveva dei livelli troppo belli per non provarci.
Metodo di pesca? Spinning ovviamente, è qui che ho fatto i miei primi lanci. Spinning generico alla trota, con una 7’ 7-35 grammi ed un arsenale di rotanti da utilizzare almeno fino allo scappotto (qualche lancio l’ho fatto pure a minnow e a gomma, ma resto convinto che esca vincente non si tocca), che grazie al cielo coperto è arrivato alle 14:00, dopo nemmeno 20 minuti in pesca con il pesce in attività da subito.
Un bel fariotto di semina (mi è servito l’oracolo del Magister ma nonostante le pinne ho scoperto che non si trattava di una rustica, bensì di un esemplare immesso da giovane) mi ha aperto la giornata.
Che si è conclusa con 13 bei pesci attorno alle 18:00 : non metto tutte le foto perché non ho da sfoggiare tutte le livree di Texus (effettivamente in quel tratto di fiume sembrano esserci solo due tipi di fario, tutte ben pinnate ma comunque di immissione : ibridi e marmorate, nemmeno di piccola taglia, non pervenuti. So che appena sotto il fiume abbonda di iridee ma non era il cestino quello che cercavo. In ogni caso non c’è da lamentarsi.
Ho camminato nel fiume e l’ho vissuto come avrei voluto, direi che può bastare : chissenefrega se sono stato richiamato all’ordine proprio quando stava iniziando una finestra di iperattività.
Poco da dire, poco da aggiungere : mi sono divertito da matti, ho mosso parecchio pesce (infinite le slamate ma continuo imperterrito a schiacciare gli ardiglioni quando esco con intenti bellici, ormai pesco ardiglionato solo per la caccia grossa in Adige ed in Noce).
Ho passato in rassegna dei bei momenti passati qua con degli amici che ora sono lontani (si rivedano i miei antichi report per capire, stanno comunque tutti bene), sono entrato in simbiosi con l’acqua. E figa non ho cappottato, che era la cosa da evitare in modo perentorio. What else?
La pesca è una passione meravigliosa. E se ogni tanto oltre che a fare i conti con i fallimenti si piglia pure qualcosa ci si può pure divertire.
Questo post č stato modificato da Grezzo: 22 August 2018 - 15:02 PM