non in senso fisico, ma in senso figurato. fine quaresima, il cristo e' temporaneamente morto, ucciso da gente comunque meno str**za di me, ma mi concede comunque la grazia. in questi giorni tradizionalmente faccio delle belle uscite. o quantomeno i risultati sono gia' piu' soddisfacenti.
la location e' un fossato dei colli, piu' lontano di dove vado di solito. mi basta essere un po' fuori dalla citta'. pescare sotto il polline dei pioppi e' una esperienza mistica. o estremamente blasfema, quando ti fa perdere pess e ti sporca filo e artificiale. la solita combo da light game, calipso ulj + fight control, e un martin mosca saranno i miei cavalli di battaglia
comunque, arrivato sul posto alle 5 in punto, me la sento, stavolta si va. e infatti si parte al primissimo lancio. piccolo, letteralmente un francobollo, ma agognato. lo scappotto immediato e' uno dei piaceri della vita.
poco dopo arriva suo fratello
e, dopo un altro po' di lanci, un altro familiare.
le condizioni non sono delle migliori, il polline da molto fastidio, ma per il resto mi trovo bene. la calipso e il fight control macinano acqua senza la minima paura, dandomi una sensazione di confidenza stupenda. considerato che non faccio manutenzione dall'anno scorso, e non ne ho sentito il bisogno, non e' affatto male.
continua la sfilata dei portachiavi
e qui, o un pesce prima o dopo, succede un fatto increscioso. poco lontano, su una stradina di campagna, delle vecchie parlano di santi e discorsi religiosi. lancio, ho un inseguimento di un bel pess. rilancio dietro, sta per darci, nervi a fior di pelle... e una delle vecchie mi urla per chiedermi se prendo qualcosa. pess scappato, assieme a tutti gli altri cavedani nel raggio di 2 km ha tagliato la corda, avranno preso un charter per andare in vacanza alle maldive come minimo... e mia disperazione, unita al dovere di trattenermi perche' e' quaresima. "no, signora, niente...", mentre dentro di me passa la memoria di tutti i modi per far esplodere l'argine con loro sopra.
mi sposto, saltando un fossatello laterale, e per fortuna un po' piu' in la' si riprende, con un simpaticissimo francobollo.
segue un altro, preso da posizione impossibile
e un altro, guadinato in mezzo al polline
[autocensurata per pess impanato]
poi, finalmente, uno un po' piu' grande e combattivo. qua siamo un po' sopra i 20 cm. taglia vergogna, lo so, ma questo passa il canale.
[idem]
mi infilo in una brutta posizione. so di essere in bilico. e, puntualmente, subisco il solito agguato di un velociraptor di passaggio. a quei lucertoloni spennottati non importa nulla di essere estinti, loro sono fetenti e basta, tanto poi vanno a farsi coccolare da spielberg. comunque, scampato il pericolo, la posizione e' buona e un altro pinnuto viene a farmi compagnia
inizia a essere scuro e freddo. e si torna indietro. un altro francobollo, per ravvivare la serie
e suo fratello.
a questo punto decido di tornare indietro. posizione instabile, stanchezza e aria fredda non giocano a favore. decido di fare ancora qualche ultimo lancio, senza troppe speranze. e, potente, arriva il miracolo dall'alto dei cieli, in un'esplosione d'acqua sottoriva che ti toglie il fiato. la frizione parte, la canna si piega, inizia la sfida. e stavolta va bene. ma veramente bene, dato che il vitello con le pinne, indomabile, si slamera' due secondi appena dopo essere entrato nel guadino. ed e' indomabile!!!!
ma, alla fine, anche lui deve cedere. e concede la foto. pure brutta come foto, ma non importa. quando hai a che fare con 43 cm di muscoli squamosi, l'estetica passa in secondo piano.
dopo questo, ho avuto tutto quel che potevo avere in questa giornata mistica. in attesa della prossima pescata post resurrezione, ho avuto la mia piccola benedizione alieutica. la calipso, sporca di muco e fango, resta la testimone silenziosa di un paio di ore strane quanto belle.
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