Ieri mattina la sveglia suona alle 5.30. Con la morte addosso tipica di chi ha dormito poco e male la spengo e mi costringo ad alzarmi. Mi vesto, colazione e poi via in bus verso busto arsizio, per uno degli ultimi esami prima della laurea. Il sole che sorge mi rivela un cielo coperto di nuvole: sarebbe stata una bella alba da osservare sul fiume, piuttosto che da li, su un bus diretto verso le terre di Merdor. Il pensiero della pescata non mi abbandonerà tutto il giorno, pomeriggio compreso, mentre in segreteria a varese cerco di districarmi con dei rognosissimi disguidi legati alla retta universitaria. Alle 17 sono a casa, piuttosto stanco in realtà, ma il pensiero della pescata ancora non mi abbandona. Beh dopotutto l’esame l’ho passato, i problemi li ho risolti, quindi una pescatina credo anche di meritarla quindi tempo un’oretta per mangiar qualcosa e rimettere un po’ in ordine i pensieri e son in macchina, direzione torrente, pronto per un altro cup de soir veloce.
Mi prendo un attimo per osservare il fiume: i livelli sono un po’ calati ma ancora discreti, di bollate però neanche l’ombra. Quindi metto le mie ninfette che ho studiato per sto torrente, stesso setup di settimana scorsa e son subito a lanciare..
Subito ne lascio una sul ramo e già i maroni cominciano a girare.. poi però una trotella rimette subito il sorriso
Poi un paio di lisci e questa signorina, che ci ha dato 3 volte prima di rimanerci:
e poi via, tra pesci presi, slamati o portati a guadino, fotografati e non, il divertimento non manca:
fino all’ultima trotella verso le 20.15, poi le ninfe rimango su un ramo e mi decido a chiuder tutto e tornare a casa, cotto ma rigenerato nello spirito.
che dire, ci sto prendendo gusto con ‘ste pause veloci
alla prossima!