Direi che hai postato il topic proprio "a fagiuolo" ...ultima pescata una delle più pesanti come fallimento e botta al morale:
Lezioni mattutine saltate grazie ad una divisione dei gruppi studenteschi ad hoc , tempo nuvolo e previsioni di bruttissimo tempo nel pomeriggio tardo...cosa fare se non andar a martellare prima del temporale?
Arrivato allo spot faccio il primo lancio e subito vedo una spanciata vicino all'esca,ma senza sentir nulla in canna ; secondo lancio e mi segue fin sotto per poi girarsi violentemente non appena l'acqua è troppo bassa per la sua mole...stessa solfa per altre 4 volte di cui una con smusata sull'esca a bocca chiusa che se avessi avuto l'ancoretta l'avrei rampinata selvaggiamente volente o nolente. Passata una mezz'oretta così demordo e lascio la buca "a riposare" e vado a far lanci a salire...manco a dirlo non si è più visto mezzo pesce per tutto il rimanente del viaggio, rimanenza dettata da una doccia violenta dal cielo con circa 5 orette di anticipo...mi avvio fradicio e mogio mogio a camminar indietro sotto la pioggia, che dopo avermi bagnato fin nel midollo cessa di colpo.
Mi ritrovo alla buca iniziale e decido di riprovarci, lancio e mi segue la mamma di quella del mattino, bella sagoma predatoria che si svela fino ad infrangere la superficie nella scodata di fuga a fine recupero...solita solfa mattutina, questa volta tengo bene il conto e arrivo a 12 inseguimenti, tutti solo e soltanto su una determinata esca nonostante abbia nel mentre cambiato con tutte le altre esche e tipologie di recupero per farla attaccare ; in uno di questi addirittura riesco a far nuotare in modo stazionario l'esca sul fondo col pesce dietro di questa e la animo con qualche colpetto, ma lei gli si accosta fissandola come fanno certi pike sospettosi e la circumnaviga sempre puntandola col muso per poi scattar via quando l'esca sbatte la pala contro un sasso del fondale ormai a passata terminata.
Avevo deciso che ci sarei andato di testardaggine e l'avrei fatta mia : passo 2 ore su quella stessa buca nel mentre di questi inseguimenti e quando noto una lunga pausa di "rivelazioni" scelgo di cambiar le carte in tavola andando a far due lanci dalla sponda opposta per vedere se il pesce si fosse spostato o se un tragitto diverso potesse farle cambiar idea.
Due minuti che mi stacco dalla prima postazione e da una jeep parcheggiata lì vicino su cui pensavo ci fossero persone a farsi i fatti loro , escono due figure in classico mezzo stivale e gilet da pescatore al tocco ; iniziano a tirar sù la canna già pre-montata e tempo che io mi avvicino a loro rifacendo in fretta il breve giro di sponde, al primissimo lancio il più anziano dei due incoccia un pesce nell'esatto punto dove avevo avuto gli inseguimenti.
Adesso, memore dell'altro socio di questo, incontrato sempre in loco la stagione scorsa e capace di dirmi "sta settimana in quattro uscite mi sono riuscito a mangiar una decina di trote da kilo o più (figa e che sei, un tritutatore industriale? ) , il pesce che prendo è buono da portar a casa" e che aveva fatto orecchie da mercante alle mie continue esclamazioni sul fatto che questa fosse una pesca non sostenibile ed inutile , avevo già in mente il peggio ; per tutto il recupero del pesce speravo che non fosse la trota che mi aveva seguito ma a veder quella bolognese piegata ad U poco c'era da sperare...finito il combattimento iniziale pesce spiaggiato a raschiate sui ciottoli , strizzato in mano e due colpi secchi prima di finir nella cesta di vimini "emblema del padellaro" ...esclamazione del vincente "questa è acqua da vermi, se vuoi usar il rapalà [perchè per certa gente ogni cosa che non sia un verme è un rapalà] vai da .un'altra parte. "...la prendo con una certa calma furiosa e con un amaro in bocca che mi stava facendo proprio male dentro faccio sarcasticamente i complimenti al *pescatore* e termino la battuta di pesca che non sarebbe potuta proseguire oltre con il morale ben sotto il letto del fiume più che sotto le suole.
Ora, non è tanto un colpo dettato da un'integralismo del nokill - in opposizione ad un padellamento selvaggiamente assiduo e poco razionale ...quanto più l'aver riposto speranze e convinzione in un determinato obiettivo e poi veder andare in fumo tutto quanto in un amen ...un pò come passar tutta la serata a rimorchiar la più gnocca della serata e quando state lì per entrar in camera da letto lei sbaglia stanza e va con un altro
A condire il tutto c'è anche il fatto che nell'andare inizialmente sullo spot, spinto a calcinculo dalla scimmia pescatoria , sono arrivato senza essermi portato la canna da pesca dietro e conseguentemente è stata compiuta una corsa sprint sulla due ruote che nemmeno il più dopato dei Pantani poteva regger il passo, per tornare fino a casa, raccattar la canna e rifiondarsi a canna di fucile sullo spot