Secondo me la natura può fare da sola,anzi troverà un equilibrio. Ci vorrà tempo ma poi il siluro verrà inserito nell'ecosistema,senza che lo monopolizzi. Per la coesistenza,dal mio piccolo posso testimoniare di un macero chiuso dove nonostante qualche siluro di grossa taglia per l'ambiente,si fanno catture frequenti di carpe,carassi,gatti nostrani,breme di tutte le taglie. Rovescio la questione: trovatemi un ambiente dove il siluro ha distrutto tutto,con prove. Non è per scatenare la solita polemica tra amici del siluro ed evocatori di guerra santa contro di esso,per confronto. Io di ambienti distrutti da siluri mai visti,come invece ho visto centinaia di ambienti dove l'arrivo del gambero della Louisiana ha letteralmente cancellato la stragrande maggioranza della fauna ittica. In ambienti del genere il siluro dal mio punto di vista sarebbe una manna dal cielo,insieme a quintali di bass.
http://paperfishbiol...lle-specie.html
E spero ti basti.
Monopolizazzione, il macero di mio cugino e altri discorsi da bar per favore lasciamoli fuori. Non so da dove arrivi l'idea che per essere invasiva una specie debba per forza rimanere l'unica in acqua, ma e' semplicemente sbagliata.
Cominciamo a parlare seriamente di impatto sull'ecosistema e lasciamoci alle spalle la tifoseria.
Oppure intervenire finchè è possibile, senza dover ritrovarsi tra 10-20-30 anni a raccontarci la solita cantilena che ormai la situazione è talmente compromessa da rendere vano qualsiasi provvedimento.
In Italia? Dove? Tipica fandonia da silurista ultrà - pifferaio magico da social network. Forniscici elementi scientifici e inconfutabili che avvalorino tale affermazione e sarò ben lieto di ricredermi sull'argomento.
Con me sfondi una porta aperta.
Pero' vedi, proprio il caso del Volturno e' emblematico di come funzionino le cose in Italia. Lo riassumo a beneficio di tutti ma e' documentabile con una breve ricerca su Google.
Le prime segnalazioni del 2006 erano probabilmente poco fondate ma c'era tutto il tempo di investigare la cosa seriamente e prendere provvedimenti se era il caso. Invece le amministrazioni chiamarono l'allora GSI, sotto il consiglio di Stefano Montone, e questi organizzarono una pescata col vivo in un weekend.
Fatto cappotto conclusero che il pesce siluro non era presente nel fiume (!).
Montone stesso organizzo' una levata di scudi preventiva, tessendo le lodi di come il siluro avrebbe potuto aiutare l'economia della pesca e di come contenerlo avrebbe significato andare contro la legge sul maltrattamento. Le amministrazioni si congelarono e l'inerzia fece il resto.
Avanti veloce fino al 2016 dove ormai la presenza e' accertata ed in espansione. Non ci sono fondi per la ricerca per cui quello che si sa e' solo il sentito dire e il rumore di fondo.
Ufficialmente la posizione era quella di avversare i contenimenti fatti in aree ormai compromesse ma in pratica l'opposizione e' sempre stata fatta per tutti i contenimenti, anche quelli in aree dove la specie era poco diffusa (dicendo "ma a cosa serve visto che non e' un problema?") o addirittura nelle prime fasi di colonizzazione, quando potrebbero essere veramente efficaci, Le amministrazioni non gradiscono mai troppa opposizione e calano quasi sempre le braghe.