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Considerazioni tecniche sui mulinelli


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21 risposte a questo topic

#1 marco1956

marco1956

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Postato 10 September 2014 - 14:00 PM

Scrivo queste righe per far chiarezza su cosa è un mulinello e perchè troppo spesso leggo considerazioni che poco hanno a che fare con la realtà dei fatti.

Innanzitutto mi riferisco a mulinelli a bobina fissa, i rotanti sono concettualmente diversi ed eventualmente se ne puo parlare in un'altra occasione, innanzi tutto definiamo che cosa è un mulinello, è una macchina che serve a raccogliere e rilasciare il filo, cosa deve fare oltre a questo? la cosa principale è trattare bene il filo e fare in modo che quest'ultimo possa essere usato al massimo delle sue potenzialità il più a lungo possibile in concorso con la canna, le parti più importanti per svolgere questa funzione sono il rullino guidafilo e la frizione, le caratteristiche per giudicare buono un mulinello sono principalmente in questi due particolari, il rullino deve essere ampio per far fare una curva dolce al filo e deve scorrere perfettamente, io aggiungo che deve essere facile da smontare e ripulire, preferisco di gran lunga i rullini senza cuscinetto per la maggior facilità di manutenzione e anche perchè nel caso la manutenzione sia carente un perno su boccola gira molto meglio di un cuscinetto sporco e secco, per la frizione la miglior qualità stà non tanto nella capacità di freno ma nella progressività della regolazione, non servono frizioni micrometriche qualsiasi tipo di regolazione va benissimo l'importante è che una volta impostato il carico questo rimanga costante il piu a lungo possibile, apparentemente è un paradosso ma le attuali frizioni a dischi sono il peggior tipo, molto meglio il freno a tamburo del vecchio crak o quella a molla dell' OFMER ma sapendoci lavorare si possono far funzionare bene anche quelle moderne, poi se volete vi spiego come, secondariamente e sempre in concorso con la canna deve creare un complesso bilanciato utilissimo per le pesche che si fanno con la canna in mano inutile nelle tecniche che prevedono l'appoggio della canna.

Leggo spesso di varie sciocchezze, la prima che mi viene in mente è la scorrevolezza, o meglio la scorrevolezza a vuoto, è una cosa che è inutile valutare, dal piu scorrevole a quello meno scorrevole la differenza è appena percepibile, fare una valutazione tecnica su questo dato è fuorviante perché nell'uso di pesca nulla cambia, ricordiamoci che il mulinello ha ragione di essere nella pesca, non è una macchina a se stante, importante invece è il tiro sotto carico, e qui casca l'asino, il tiro sotto carico non è dato dalla qualità della meccanica come comunemente si crede ma è dato dal rapporto di moltiplica, piu alto è il carico piu forza bisogna imprimere alla leva per farla girare e questo credo che tutti lo sappiano ma girare una moltiplica (di fatto il mulinello è una moltiplica) con un rapporto 5:1 è completamente diverso dall'avere un rapporto 3:1 i ciclisti lo sanno benissimo in salita il rapporto deve essere piu corto sennò ti pianti, ecco spiegato il perchè tantissimi (praticamente tutti) i mulinelli nuovi soffrono mentre quelli antichi no, 40 anni fa un mulinello con un rapporto 3,5:1 era considerato veloce e di fatto lo era e questa è la spiegazione del motivo che mulinelli di mezzo secolo mantengono inalterate le loro qualità mentre quelli odierni dopo qualche anno evidenziano giochi tra gli ingranaggi, il trucco che i costruttori adottano per far si che il rapporto di recupero "sembri" ottimale è la lunghezza della leva della manovella, allungando di qualche millimetro la leva tutto torna apparentemente a posto ma in realtà stiamo forzando esageratamente la meccanica.

Croce e delizia dei pescatori da catalogo sono i cuscinetti, e qui la pubblicità ha fatto davvero danni, nel pensiero comune si è arrivati a pensare che in una serie di mulinelli quello con il maggior numero di cuscinetti sia di qualità migliore, poi non contenti di questo si è cominciato a spingere l'attenzione al tipo di cuscinetto se schermato vale di più di di quello aperto, io di cuscinetti ne compro parecchi all'anno perchè purtroppo grippano e vi posso assicurare che un cuscinetto schermato costa lo stesso prezzo (al dettaglio in negozio meno di 3 euro) di uno aperto, in realtà in un mulinello i cuscinetti non solo sono inutili ma addirittura dannosi e dati alla mano (i cuscinetti hanno comunque un attrito volvente) una moltiplica ha meno attrito se supportata da boccole che non da cuscinetti, il mio professore di meccanica Professor Ingener Cavaciocchi uno che di meccanica se ne intendeva come pochi, grande progettista e costruttore di macchine automatiche, mi diceva che fino ai 2000 giri al minuto sia estremamente più vantaggiosa la boccola o la bronzina mentre oltre i 2000 giri a basso carico vince il cuscinetto, ad alto carico non c'è cuscinetto che tenga la bronzina vince facile, per fare un esempio sugli alberi a gomiti dei motori vengono montate bronzine perchè riceve una spinta che nessun cuscinetto può sopportare mentre a supporto dello stesso albero dove la somma delle spinte delle varie bielle porta ad una situazione di equilibrio vengono montati i cuscinetti di banco, tornando al nostro mulinello, se per ipotesi dovessimo girare la manovella a 100 giri al minuto per un intero minuto, cosa che direi improbabile, avremmo con un rapporto 5:1 solo 500 giri sull'alberino che è il pezzo che raggiunge la massima velocità, ma tutto questo che ho descritto è puramente teorico e assolutamente inutile perchè come ho scritto sopra la vera resistenza non stà nell' ingranaggeria ma nel carico moltiplicato per il rapporto di moltiplica.

Altra cosa che mi fa sorridere è il porre l'attenzione da parte dei produttori sul tipo di avvolgimento, la stessa casa magnifica in un modello l'oscillazione ultralenta in cui le spire vengono perfettamente allineate e in altri modelli l'avvolgimento a spire incrociate, ora si può disquisire su queste stupidaggini? l'avvolgimento a spire incrociate è un non senso, mi spiego meglio, da cosa è data la disposizione delle spire, è data dalla velocità di oscillazione (alto basso) della bobina in relazione alla quantità di filo raccolto, in questo caso abbiamo 2 parametri uno fisso e l'altro ampiamente variabile, appurato che quello fisso è l'oscillazione della bobina potremmo ottenere tranquillamente un avvolgimento a spire incrociate ma solo ad una determinata quantità di filo raccolto, sappiamo tutti che piu la bobina si riempie e più filo raccoglie con un giro, è evidente che le spire incrociate le otterremo solo ad un determinato punto di riempimento della bobina, quando il diametro aumenta o diminuisce da disposizione delle spire cambia, in realtà tutti i mulinelli hanno un punto in cui hanno le spire incrociate bisogna vedere a che punto del riempimento della bobina si trova questo punto, volessimo ottenere spire incrociate su tutta la bobina bisognerebbe che il mulinello variasse la velocità di rotazione a seconda del punto di riempimento della bobina.

Recentemente ho letto una discussione in cui due utenti (non ne faccio il nome ma ci arriverete da soli) battibeccavano in merito a consigli dati ad un pescatore probabilmente inesperto, le due tesi erano, ti consiglio questo perchè lo uso da sempre, so che funziona ci ho fatto la mano e so come gestirlo, l' altro invece, perchè consigliare questo tipo di mulinello sapendo che ha incongruenze progettuali dovute alle esigenze di marketing quando con gli stessi soldi si può comprare un mulinello costruito in modo impeccabile 40 anni fa e ad oggi non hanno il minimo segno di usura e magari concettualmente sono molto più evoluti di quelli attuali, personalmente di primo acchito sarei per dar ragione al secondo ma capisco perfettamente la posizione del primo, come può consigliare una cosa che non conosce, consiglia, giustamente, quello per quello che è la sua esperienza  per cui anche il primo a mio parere ha ragione, la cosa che manca è la coscienza di cosa abbiamo in mano e la conoscenza di cosa è stato fatto di diverso prima o anche adesso, una cosa però posso dirla con assoluta certezza, abbiamo raggiunto il fondo, non credo sia possibile far mulinelli peggiori di quelli attualmente in produzione, e non parlo di una sola marca ma del mercato completo, solo per fare un paio di esempi, il Mitchel full control, 20 anni fa era una macchinetta quasi perfetta oggi è una emerita ciofeca, sono possessore sia dei vecchi che dei nuovi e lo dico con cognizione di causa, Shimano produceva un mulinello che pur non essendo innovativo in nulla rasentava la perfezione, parlo del GT3000 oggi producono il Rarenium che per farlo andar bene devi nasconderlo in un cassetto e scordarti di averlo, Milo aveva i diritti di produzione del Contact sono riusciti a produrre una serie di mulinelli siglati TACT in cui ad ogni modello peggiorava la situazione fino a che han dovuto sospenderne la produzione, la cosa che non mi spiego è come possa accadere, basterebbe rifare il vestitino nuovo aggiungendo qualche doratura ma se la meccanica andava benissimo perchè cambiarla.

 


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#2 linuz

linuz

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Postato 10 September 2014 - 15:12 PM

parlando dei nuovi modelli (sui vecchi non metto in dubbio che tu abbia una cultura molto superiore rispetto alla media - media di cui io faccio assolutamente parte), tu quali possiedi o hai provato (con un po' di continuità)?

 

perchè se rispondi hyperloop e catana (sto facendo volutamente un esempio al limite) il tuo discorso cade nel vuoto...

 

Se invece (sempre a titolo di esempio) mi citi un twin power (che personalmente - io uomo medio - trovo un'ottima macchia), e davvero lo consideri nettamente inferiori ai vecchi modelli, allora c'è davvero da chiedersi perchè così tanti ingegneri debbano guadagnare un sacco di soldi per lavorare male...

 

Oppure (provo semplicemente ad alimentare un po' la discussione), non è che gioca un ruolo anche la "nostalgia dei bei tempi andati"?

 

Quante volte si sente dire "non fanno più le automobili di una volta"... che in parte è vero... alcuni modelli di 20-30-40 anni fa sono inarrivabili, sotto molti aspetti... e la moderna ingegneria non è arrivata a certi livelli.

Ma, detto questo, chi davvero farebbe un viaggio milano-lecce su una vecchia 500 o un vecchio maggiolino (per quanto bellissimi e "mitici") quando potrebbe viaggiare su una "scarsissima" Skoda (che però è più comoda, ha l'aria condizionata, l'autoradio, gli alzacristalli elettrici, gli airbag, ecc ecc?)


"They say you forget your troubles on a trout stream, but that's not quite it. What happens is that you begin to see where your troubles fit into the grand scheme of things, and suddenly they're just not such a big deal anymore."
John Gierach


#3 Piergiorgio85

Piergiorgio85

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Postato 10 September 2014 - 16:45 PM

Scrivo queste righe per far chiarezza su cosa è un mulinello e perchè troppo spesso leggo considerazioni che poco hanno a che fare con la realtà dei fatti.

Innanzitutto mi riferisco a mulinelli a bobina fissa, i rotanti sono concettualmente diversi ed eventualmente se ne puo parlare in un'altra occasione, innanzi tutto definiamo che cosa è un mulinello, è una macchina che serve a raccogliere e rilasciare il filo, cosa deve fare oltre a questo? la cosa principale è trattare bene il filo e fare in modo che quest'ultimo possa essere usato al massimo delle sue potenzialità il più a lungo possibile in concorso con la canna, le parti più importanti per svolgere questa funzione sono il rullino guidafilo e la frizione, le caratteristiche per giudicare buono un mulinello sono principalmente in questi due particolari, il rullino deve essere ampio per far fare una curva dolce al filo e deve scorrere perfettamente, io aggiungo che deve essere facile da smontare e ripulire, preferisco di gran lunga i rullini senza cuscinetto per la maggior facilità di manutenzione e anche perchè nel caso la manutenzione sia carente un perno su boccola gira molto meglio di un cuscinetto sporco e secco, per la frizione la miglior qualità stà non tanto nella capacità di freno ma nella progressività della regolazione, non servono frizioni micrometriche qualsiasi tipo di regolazione va benissimo l'importante è che una volta impostato il carico questo rimanga costante il piu a lungo possibile, apparentemente è un paradosso ma le attuali frizioni a dischi sono il peggior tipo, molto meglio il freno a tamburo del vecchio crak o quella a molla dell' OFMER ma sapendoci lavorare si possono far funzionare bene anche quelle moderne, poi se volete vi spiego come, secondariamente e sempre in concorso con la canna deve creare un complesso bilanciato utilissimo per le pesche che si fanno con la canna in mano inutile nelle tecniche che prevedono l'appoggio della canna.

Leggo spesso di varie sciocchezze, la prima che mi viene in mente è la scorrevolezza, o meglio la scorrevolezza a vuoto, è una cosa che è inutile valutare, dal piu scorrevole a quello meno scorrevole la differenza è appena percepibile, fare una valutazione tecnica su questo dato è fuorviante perché nell'uso di pesca nulla cambia, ricordiamoci che il mulinello ha ragione di essere nella pesca, non è una macchina a se stante, importante invece è il tiro sotto carico, e qui casca l'asino, il tiro sotto carico non è dato dalla qualità della meccanica come comunemente si crede ma è dato dal rapporto di moltiplica, piu alto è il carico piu forza bisogna imprimere alla leva per farla girare e questo credo che tutti lo sappiano ma girare una moltiplica (di fatto il mulinello è una moltiplica) con un rapporto 5:1 è completamente diverso dall'avere un rapporto 3:1 i ciclisti lo sanno benissimo in salita il rapporto deve essere piu corto sennò ti pianti, ecco spiegato il perchè tantissimi (praticamente tutti) i mulinelli nuovi soffrono mentre quelli antichi no, 40 anni fa un mulinello con un rapporto 3,5:1 era considerato veloce e di fatto lo era e questa è la spiegazione del motivo che mulinelli di mezzo secolo mantengono inalterate le loro qualità mentre quelli odierni dopo qualche anno evidenziano giochi tra gli ingranaggi, il trucco che i costruttori adottano per far si che il rapporto di recupero "sembri" ottimale è la lunghezza della leva della manovella, allungando di qualche millimetro la leva tutto torna apparentemente a posto ma in realtà stiamo forzando esageratamente la meccanica.

Croce e delizia dei pescatori da catalogo sono i cuscinetti, e qui la pubblicità ha fatto davvero danni, nel pensiero comune si è arrivati a pensare che in una serie di mulinelli quello con il maggior numero di cuscinetti sia di qualità migliore, poi non contenti di questo si è cominciato a spingere l'attenzione al tipo di cuscinetto se schermato vale di più di di quello aperto, io di cuscinetti ne compro parecchi all'anno perchè purtroppo grippano e vi posso assicurare che un cuscinetto schermato costa lo stesso prezzo (al dettaglio in negozio meno di 3 euro) di uno aperto, in realtà in un mulinello i cuscinetti non solo sono inutili ma addirittura dannosi e dati alla mano (i cuscinetti hanno comunque un attrito volvente) una moltiplica ha meno attrito se supportata da boccole che non da cuscinetti, il mio professore di meccanica Professor Ingener Cavaciocchi uno che di meccanica se ne intendeva come pochi, grande progettista e costruttore di macchine automatiche, mi diceva che fino ai 2000 giri al minuto sia estremamente più vantaggiosa la boccola o la bronzina mentre oltre i 2000 giri a basso carico vince il cuscinetto, ad alto carico non c'è cuscinetto che tenga la bronzina vince facile, per fare un esempio sugli alberi a gomiti dei motori vengono montate bronzine perchè riceve una spinta che nessun cuscinetto può sopportare mentre a supporto dello stesso albero dove la somma delle spinte delle varie bielle porta ad una situazione di equilibrio vengono montati i cuscinetti di banco, tornando al nostro mulinello, se per ipotesi dovessimo girare la manovella a 100 giri al minuto per un intero minuto, cosa che direi improbabile, avremmo con un rapporto 5:1 solo 500 giri sull'alberino che è il pezzo che raggiunge la massima velocità, ma tutto questo che ho descritto è puramente teorico e assolutamente inutile perchè come ho scritto sopra la vera resistenza non stà nell' ingranaggeria ma nel carico moltiplicato per il rapporto di moltiplica.

Altra cosa che mi fa sorridere è il porre l'attenzione da parte dei produttori sul tipo di avvolgimento, la stessa casa magnifica in un modello l'oscillazione ultralenta in cui le spire vengono perfettamente allineate e in altri modelli l'avvolgimento a spire incrociate, ora si può disquisire su queste stupidaggini? l'avvolgimento a spire incrociate è un non senso, mi spiego meglio, da cosa è data la disposizione delle spire, è data dalla velocità di oscillazione (alto basso) della bobina in relazione alla quantità di filo raccolto, in questo caso abbiamo 2 parametri uno fisso e l'altro ampiamente variabile, appurato che quello fisso è l'oscillazione della bobina potremmo ottenere tranquillamente un avvolgimento a spire incrociate ma solo ad una determinata quantità di filo raccolto, sappiamo tutti che piu la bobina si riempie e più filo raccoglie con un giro, è evidente che le spire incrociate le otterremo solo ad un determinato punto di riempimento della bobina, quando il diametro aumenta o diminuisce da disposizione delle spire cambia, in realtà tutti i mulinelli hanno un punto in cui hanno le spire incrociate bisogna vedere a che punto del riempimento della bobina si trova questo punto, volessimo ottenere spire incrociate su tutta la bobina bisognerebbe che il mulinello variasse la velocità di rotazione a seconda del punto di riempimento della bobina.

Recentemente ho letto una discussione in cui due utenti (non ne faccio il nome ma ci arriverete da soli) battibeccavano in merito a consigli dati ad un pescatore probabilmente inesperto, le due tesi erano, ti consiglio questo perchè lo uso da sempre, so che funziona ci ho fatto la mano e so come gestirlo, l' altro invece, perchè consigliare questo tipo di mulinello sapendo che ha incongruenze progettuali dovute alle esigenze di marketing quando con gli stessi soldi si può comprare un mulinello costruito in modo impeccabile 40 anni fa e ad oggi non hanno il minimo segno di usura e magari concettualmente sono molto più evoluti di quelli attuali, personalmente di primo acchito sarei per dar ragione al secondo ma capisco perfettamente la posizione del primo, come può consigliare una cosa che non conosce, consiglia, giustamente, quello per quello che è la sua esperienza  per cui anche il primo a mio parere ha ragione, la cosa che manca è la coscienza di cosa abbiamo in mano e la conoscenza di cosa è stato fatto di diverso prima o anche adesso, una cosa però posso dirla con assoluta certezza, abbiamo raggiunto il fondo, non credo sia possibile far mulinelli peggiori di quelli attualmente in produzione, e non parlo di una sola marca ma del mercato completo, solo per fare un paio di esempi, il Mitchel full control, 20 anni fa era una macchinetta quasi perfetta oggi è una emerita ciofeca, sono possessore sia dei vecchi che dei nuovi e lo dico con cognizione di causa, Shimano produceva un mulinello che pur non essendo innovativo in nulla rasentava la perfezione, parlo del GT3000 oggi producono il Rarenium che per farlo andar bene devi nasconderlo in un cassetto e scordarti di averlo, Milo aveva i diritti di produzione del Contact sono riusciti a produrre una serie di mulinelli siglati TACT in cui ad ogni modello peggiorava la situazione fino a che han dovuto sospenderne la produzione, la cosa che non mi spiego è come possa accadere, basterebbe rifare il vestitino nuovo aggiungendo qualche doratura ma se la meccanica andava benissimo perchè cambiarla.

Mi sento chiamato in causa ahahaha :mrgreen:

Comunque bel post, aiuta a capire come porsi di fronte al mondo della pesca per uno poco esperto


Questo post è stato modificato da Piergiorgio85: 10 September 2014 - 16:45 PM


#4 Carletto Sampei

Carletto Sampei

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Postato 10 September 2014 - 16:49 PM

Personalmente penso che tenendo presente le diverse epoche, non sia corretto il confronto di mulinelli costruiti per esigenze diversissime, e quindi utilizzi molto differenti.Per restare nello specifico, e quindi lo spinning, che ha avuto una evoluzione impressionante,tanto da essere oramai la principale voce (e a volte anche l'unica) in qualsiasi catalogo,i mulinelli di oggi di una certa fascia di mercato, sono dei veri gioielli di meccanica, e la differenza la si può notare subito, fin dal primo lancio.Certo, sono attrezzi assai costosi, ma regalano a chi è capace di capirne la bontà ore ed ore di divertimento senza il benchè minimo inconveniente.Mi ricordo delle pescate con i vari cargem ,alcedo o crack ( di cui conservo ancora qualche esemplare) robusti si, ma pesantissimi in grado di sfiancare chiunque con le canne in fibra di allora. Certo mi verrebbe voglia di riprovare a pescare con tali cimeli, ma penso che nel mio caso (con il mio tipo di pesca) farei un errore grossissimo, abituato con gli attrezzi moderni,perchè il passaggio da allora ad oggi è avvenuto attraverso mille tappe che a ritroso brucerei.

 Quindi per finire, credo che il detto (non è oro tutto quel che luccica) se è applicabile oggi, lo è a maggior ragione per gli attrezzi di una volta.


ex utente ridle22

#5 Attila73

Attila73

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Postato 10 September 2014 - 19:08 PM

:scared: da carpista rimango combattuto...

SHIMANO: buono il loro rapporto qualità/prezzo (vedi ultegra sono accessibilissimi) forse un po troppo plasticosi e sotto certi aspetti "deboli" ma pur sempre mulinelli ad un certo livello di affidabilità

DAIWA: sicuramente un passo avanti come meccanica e struttura complessiva (vedi windcast) ma a volte esageratamente costosi - basia? sembra che oltre al lavoro degli ingegneri/progettisti c'abbiano colato l'oro con diamanti; quelli di fascia bassa o intermedia per me non sono da considerare neanche mulinelli, in quanto collocabili tranquillamente al fianco dei Caperlan (Decathlon) da 15 euro al pezzo..e che non mi si venga a dire il contrario! Non esiste" io ho il modello X e io l'Y li uso da tot anni e vanno una bomba" (schifo!)

TICA/OKUMA: sono la sottile linea che sta nel mezzo... valgono quello che costano ma sono veramente affidabili? Chi ne parla bene non ha provato sicuramente i primi due

e...IL RESTO DEL MONDO?: esperienze stranegative sia con marchi italiani che esteri  :stumm:

rimango fermamente convinto che - tecnologie e innovazioni a parte - quelli che preferisco nel mucchio sono i primi 2 :heart: ma molto fanno i test, le impressioni e le considerazioni che un pescatore può fare utilizzando un mulinello in pesca: comprare, provare, giudicare!


Posted ImageTEAM - Gotol - Carpfishing MOLISE

Il c.f. non e' solo uno sport ma una vera e propria filosofia. Un modo diverso di vedere la pesca: rispetto, salvaguardia, natura & release. NO FLY CARP, ma carpe libere in acque libere!

#6 federix

federix

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Postato 10 September 2014 - 19:10 PM

Marco, io non posso che imparare da quello che scrivi, e apprezzo sempre le tue considerazioni molto "tecniche" e non solo :)
E dato che uno dei due citati sono io :mrgreen:, specifico anch'io il mio pensiero...

Io quando consiglio un mulinello ad un utente lo faccio solo perchè ci credo, non ho nessun interesse (come qualcuno ha forse sognato) a consigliarne uno a differenza di un'altro ;-)

Sul fatto che ci siano tanti aspetti negativi del rincorsa all'innovazione, siamo tutti d'accordo. Così come la pubblicità, che ovviamente deve far vendere ;-) Vedi il tuo esempio dei cuscinetti, un po' come i megapixel delle fotocamere, ormai la gente mira a quelle che ne hanno di più senza capire che la qualità dell'ottica è ciò che conta.

Detto questo, il mio punto di vista è però basato sulla concretezza.
Come penso la maggior parte dei pescatori, non ho la capacità né l'esperienza di valutare un mulinello in base al singolo componente usato, quindi mi baso su quello che il prodotto finale offre, il risultato che ottengo usando un determinato prodotto ;-)

Ci sono mulinelli che offrono tanto, durano tantissimo, sono un piacere da usare nella nostra passione (perchè ricordiamocelo, la maggior parte di noi va a pesca per piacere) e offrono di pù rispetto ad altri per determinati accorgimenti (vedi frizioni più potenti che usano in mare o nelle pesche pesanti, leggerezza estrema che ti permettono di non sentirli neanche e via così)

Secondo me si è proprio su piani differenti, non è che uno sia meglio dell'altro...ma non neghiamo a priori che ci siano innovazioni che funzionano, perchè mi pare inverosimile ;-)
Secondo me è sicuramente sbagliato dire che quelli di una volta sono meglio di quelli di oggi, a prescindere ( e vale anche il contrario eh)

Perchè se qualcuno dice che chi consiglia i muli di oggi, è solo spinto dal marketing, allora di contro si potrebbe dire (come ha appena scritto il buon linuz) che chi considera solo i muli di una volta è condizionato dai "tempi passati" ;-)

 

Se poi entriamo nel discorso di consigliare un prodotto ad una determinata persona, a mio modesto parere devono entrare anche considerazioni "esterne" al prodotto.

Se ne avessi le conoscenze e Marco avesse bisogno di un consiglio, ad esempio potrei consigliargli il determinato mulinello che so essere perfetto per le sue esigenze, senza considerare altro. Tanto nel momento del bisogno saprebbe gestirlo, curarlo, sistemarlo etc etc da solo.

Il 90% dei pescatori non è così. E il fatto di avere un mulinello in commercio, una garanzia,  un servizio post vendita e assistenza, non può non essere considerato un valore aggiunto nel momento in cui si danno i consigli (ovviamente considerato poi il valore vero del mulinello ;-) )

 

E altra cosa, bisogna considerare l'uso che se ne fa ;-). I vantaggi ad esempio di un mulinellino agile, veloce, piccolo e magari a bobina coperta, sono indubbi in determinate tecniche.

In altre non c'è storia... Sulle tecniche più pesanti, dal CF al ledgering pesante, ma anche lo spinning, o altre di mare il mulinello non è solo una macchina che recupera filo. Bisogna lanciare a 100 metri, bisogna avere una frizione che tenga testa a pesci inimmaginabili trent'anni fa etc etc

Per il resto io sono d'accordo con i soci che mi hanno preceduto. Di buoni/ottimi mulinelli ce ne sono adesso come ce n'erano sicuramente prima. E nessuno può averli provati tutti ;-)

IMHO è giusto che ognuno consigli quello che meglio conosce, che siano quelli più nuovi o quelli più anziani, poi saranno gli utenti a testarli, senza che qualcun si risenta se da un consiglio diverso dal proprio punto di vista ;-)


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#7 marco1956

marco1956

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Postato 10 September 2014 - 19:48 PM

Rispondo a federix, per le altre considerazioni mi riservo di farle dopo aver sentito qualche altro parere, quello che scrivi è giusto, consigli quello che conosci e se leggi il mio topic ti do ragione, un consiglio dato in buona fede non può essere messo in discussione, la tua esperienza ti dice che il mulinello consigliato è funzionale alla richiesta dell'utente che chiede consiglio, proprio per questo non sono intervenuto a favore di una tesi o dell'altra, oggi questo propone il mercato, ci sarebbe da disquisire su come si è formato questo tipo di offerta ma questo esula dalle considerazioni puramente tecniche del mio topic, se volessi analizzare bene la situazione attuale il problema non è vostro, è mio che non trovo su nessun catalogo un mulinello che mi appaghi e son costretto all'usato o a ibridare con quello che ho a disposizione senza avere mai 2 mulinelli uguali


Ex moderatore molto poco moderato

#8 Lerio

Lerio

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Postato 10 September 2014 - 22:27 PM

C'è una serie di valutazioni concatenate tra loro secondo me che differenziano le due categorie. [Dico anche che con i muli di anni fa è da quando sono bambino (usavo quelli di mio papà) che non ci pesco più.] Ora cerco di spiegarmi.

Mulinelli "alla vecchia". Rapporto di recupero basso e reazioni interne elevate dovute al fatto che anche sotto sforzo si riesce a ruotare la leva. Ne consegue un dimensionamento degli organi interni (ma anche archetto ecc) fatto "alla vecchia" (attenzione che quando dico alla vecchia non lo faccio negativamente) e cioè tenendo conto di tutti i fattori per poi applicare coefficienti di maggiorazione elevati. Risultato: organi meccanici sovradimensionati che durano una vita. Rovescio della medaglia però è il peso ovviamente, ma tutto sta a cosa si cerca. Giusto il discorso sulle bronzine, che però venivano usate sapientemente vista la scarsa quantità di elementi che compongono quel genere di mulinelli. Le bronzine di scorrimento se non ricordo male ammettono anche piccoli scostamenti sull'asse senza creare grossi problemi alla rotazione. Oltretutto il bronzo all'alluminio (ma anche quello al manganese) è anche autolubrificante...e come dice Marco, fino ai (a me l'han detta così, ma poco cambia) 1500 g/1' il cuscinetto è in svantaggio.

Mulinelli "alla nuova". Rapporto di recupero più alto, meno reazioni interne, perché quando si arriva al limite non si riesce più a girare bene il mulinello e quindi si passa al pompare il pesce con la canna per recuperare lenza. Lo sforzo in eccesso lo smaltisce poi la frizione. Il dimensionamento viene fatto sempre tenendo in considerazione i classici fattori come fatica, invecchiamento ecc..ma con coefficienti risicati. Risultato: organi leggeri, in materiali nuovi e quindi con caratteristiche meccaniche superiori (carico di rottura a trazione, snervamento ecc) e con spessori più bassi. Ma c'è il rischio di avere (come nel caso delle ruote dentate) una superficie di contatto esigua, con una pressione di contatto elevata, che alla lunga porta a quello che spesso si sente dire: "ho sgranato il mulo". Discorso cuscinetti, schermati o no effettivamente poco cambia, restano un po più puliti i primi. Gli usi in cui si preferiscono gli uni agli altri sono ben altri, non certo nei muli. Si rendono però necessari quando si hanno sistemi così complessi come lo sono oggi i nostri muli. Non so voi, ma a me il solo pensiero di aprire un twinpower mi mette ansia...
Per far girare bene il tutto ecco che sbattono cuscinetti ovunque, e meno male! Sai se no che casino?! Altro effetto lo da anche il sistema di antiritorno.

Sulle frizioni non so quasi nulla, per cui non dico niente.

Con questo non dico che i nuovi ingegneri siano meno bravi di quelli del passato, solo che ad esigenze diverse hanno risposto in maniera diversa. Una volta credo ci fossero meno seghe mentali...per cui prodotti meno delicati, pensati per durare a lungo e per essere riparati da se. Adesso si sfoggiano materiali innovativi, diversi sitemi di imbobinamento variando le velocità di raccolta del filo in salita rispetto alla discesa...movimenti interni complicati (perché?) e scocche esteticamente ottime ma delicate. La gente ha poco tempo, se si rompe qualcosa lo si porta a riparare, siamo nell'era del consumismo e come per qualsiasi cosa attualmente sul mercato (lavatrici...televisioni...cellulari...automobili...ecc) funziona così.
Meglio? Peggio?....io direi diverso.

Ora però qualche considerazione. Se devo scegliere un mulo io preferisco ancora andare sui classici shimano o daiwa new generation. Se devo fare un determinato tipo di pesca, onde avere problemi di durata, prendo sempre la taglia in più. Più resistente ad un peso comunque umano anche per i nuovi standard. Belli esteticamente, buon mercato sull'usato e servizi di garanzia e assistenza. L'importante è sapere quel che si compra.

Tutto quanto scritto ovviamente è il mio modestissimo parere.
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#9 Pescadur

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Postato 11 September 2014 - 10:15 AM

Appena ho mezza giornata libera magari do il mio umile contributo.

 

Anzi, intanto una cosa sulle frizioni la dico. Sento tanti giustificare i prezzi esorbitanti di muli di fascia alta con la frizione superprecisa, liscia etc... quando con massimo 10€ trovi dischetti d'attrito in tecnopolimeri vari da sostituire a quelli in feltro. E se la scelta è fatta bene puoi avere un alivio con la frizione di un twin power.


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#10 marco1956

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Postato 11 September 2014 - 23:32 PM

Avrei voluto parlare solo di mulinelli di tecniche costruttive e di evidenti anomalie progettuali ma vedo che le risposte per lo piu vertono su altro e io, come abitualmente faccio, non mi sottraggo, con una precisazione, quello che scrivo di tecnica non è un volo pindalico ma è il frutto di considerazioni maturate nel tempo figlie sia della mia personale esperienza di riparatore sia dal confronto con tantissimi pescatori migliori di me, quello che scrivo cerco di argomentarlo e gradirei leggere commenti ugualmente argomentati, non ho in mano la verità assoluta e quello che scrivo non è un vangelo ma è quello che ad oggi sò e che metto a disposizione di chi lo vuole raccogliere, potete darmi tranquillamente dell'incompetente ma se lo fate argomentatelo

 

Se invece (sempre a titolo di esempio) mi citi un twin power (che personalmente - io uomo medio - trovo un'ottima macchia), e davvero lo consideri nettamente inferiori ai vecchi modelli, allora c'è davvero da chiedersi perchè così tanti ingegneri debbano guadagnare un sacco di soldi per lavorare male...

Inizio da qui, non credo che ai progetti di mulinelli partecipino tanti ingegneri, probabilmente le caratteristiche dei nuovi prodotti sono definite da market man, Paul Mauborgne progettava, costruiva personalmente i prototipi e dirigeva lo stabilimento LLM che produceva per conto della Pezon & Michell (mica micio micio) i mulinelli luxor match e relax, i numeri già allora dovevano essere enormi visto il mercato che hanno tuttora questi mulinelli, considerando che oggi il 90% dei mulinelli che vengono venduti al mondo sono prodotti sono prodotti a Weihai mi vien da pensare che gli ingegneri piu che alla progettazione del mulinello si occupino di progettare le macchine per l'assemblaggio degli stessi, in un punto che non ho evidenziato mi si chiede quali mulinelli moderni ho o ho avuto, siccome quasi tutti parlano di Shimano di questa marca ho avuto un TP4000 fa non CI4 scartato per la impossibilità di manutenzionarlo correttamente, se vi capita di guardare l'esploso di quel mulinello capirete perchè, e soprattutto perchè imbobinava peggio del GT3000 gia in mio possesso, ho un Technium 4000 che adoro e ho un SAROS 4000fa che è un po il fratello maggiore del Technium con una meccanica molto simile, ho 3 cloni del Technium taglia 5000 anche questi sono spessissimo con me, quindi non credo di poter essere tacciato per uno che rifiuta la modernità, attualmente ho in servizio 38 mulinelli di varie taglie dei quali solo la metà ha oltre i 20 anni poi ne ho un'altra ventina fuori servizio ma che mi riprometto di rimettere a posto, attualmente il tempo è molto poco e quel poco lo dedico più ai mulinelli e alle canne degli altri piuttosto che ai miei

 

Mi ricordo delle pescate con i vari cargem ,alcedo o crack ( di cui conservo ancora qualche esemplare) robusti si, ma pesantissimi in grado di sfiancare chiunque con le canne in fibra di allora. Certo mi verrebbe voglia di riprovare a pescare con tali cimeli, ma penso che nel mio caso (con il mio tipo di pesca) farei un errore grossissimo, abituato con gli attrezzi moderni,perchè il passaggio da allora ad oggi è avvenuto attraverso mille tappe che a ritroso brucerei.

 Quindi per finire, credo che il detto (non è oro tutto quel che luccica) se è applicabile oggi, lo è a maggior ragione per gli attrezzi di una volta.

 la differenza tra le canne è notevole e questo fa la differenza, un cargem 11 o un cargem 22 pesano 280 grammi, un contact400 295 grammi, un ofmer E40 274 grammi un full control 200 pesa 272 grammi il Galion 12R 245 grammi, tutti questi mulinelli li ho pesati stasera e sono tuttti imbobiati fino all'orlo se li confrontiamo con un rarenium 4000 CI4 il modello che per diametro della bobina piu gli si avvicina che viene dichiarato a vuoto 260 grammi noteremo che tutto questo vantaggio sul peso è pura leggenda, fa parte del plagio effettuato nei nostri confronti, verissimo che non tutti i mulinelli vecchi sono buoni, ma non credo di averlo mai detto, c'erano anche una volta mulinelli spazzatura ma proprio per questo motivo non ne è rimasta nemmeno memoria, il tempo è sempre galantuomo 

 


Secondo me si è proprio su piani differenti, non è che uno sia meglio dell'altro...ma non neghiamo a priori che ci siano innovazioni che funzionano, perchè mi pare inverosimile  ;-)
Secondo me è sicuramente sbagliato dire che quelli di una volta sono meglio di quelli di oggi, a prescindere ( e vale anche il contrario eh)

Perchè se qualcuno dice che chi consiglia i muli di oggi, è solo spinto dal marketing, allora di contro si potrebbe dire (come ha appena scritto il buon linuz) che chi considera solo i muli di una volta è condizionato dai "tempi passati"  ;-)

 

sul primo punto che è molto importante ho risposto sopra a Ridle e quindi siamo d'accordo sul secondo occorre spiegarsi bene per non incorrere in fraintendimenti, non ho mai detto scritto o pensato che chi da un consiglio sia un marchettaro, nessuno di noi credo lo sia, peraltro ho il piacere di conoscere Alfonso Vastano che è uomo immagine di Shimano per il settore mare oltre che commissario tecnico della nazionale femminile di surfcasting, quando parlo con lui di attrezzi non ha mai cercato di convincermi a comprare quello che lui rappresenta anzi l'ho sentito spesso elogiare canne e mulinelli di marca diversa da quella a cui lui presta la faccia, il problema non è che siamo spinti dal marketing è che siamo condizionati dal marketing, questo è vero in tutti i campi ma è ancora più vero nei prodotti che non sono di prima necessità, la necessità è creata artificialmente da gente che fa questo di mestiere ed è bravissima a farlo, ci siamo dentro tutti, nemmeno io che sono vecchio e scafato posso ritenermi immune da questo condizionamento, su certe cose, dove ho padronanza assoluta del prodotto, riesco a rendermene conto, in tutto il resto io, come tutti gli altri, sono solo un potenziale consumatore a cui viene inculcato nella testa che di quel prodotto ho bisogno e quel tal marchio e modello è quello giusto per soddisfare la presunta e indotta necessità, ci tengo a precisare questo punto perchè non vi considero degli sciocchi o dei boccaloni, il marketing il danno lo sta facendo nell'omogenizzazione del prodotto ai fini di massimizzazione dei profitti, i piccoli che prima producevano cose diverse, innovative o meno ma diverse dalla produzione di massa oggi sono spariti inghiottiti dalle multinazionali, si salvano pochi mercati di nicchia che per la grande industria sono marginali come per esempio le canne bolognesi, oggi in Italia abbiamo ancora diversi ottimi produttori di questo tipo di canna  perchè la pesca a bolognese si fa solo in Italia e per Daiwa e Shimano son prodotti secondari in termine di fatturato, il giorno che tutto il mondo pescherà a bolognese stiamo tranquilli che Faps Artico Maver e Italica spariranno dal mercato come recentemente è sparita Sarfix che produceva uno dei pochissimi mulinelli "diversi" 

 



Ora però qualche considerazione. Se devo scegliere un mulo io preferisco ancora andare sui classici shimano o daiwa new generation. Se devo fare un determinato tipo di pesca, onde avere problemi di durata, prendo sempre la taglia in più. Più resistente ad un peso comunque umano anche per i nuovi standard. Belli esteticamente, buon mercato sull'usato e servizi di garanzia e assistenza. L'importante è sapere quel che si compra.

Lerio, nel tuo intervento hai centrato molti punti, poi che il cuscinetto vinca a 1500 o a 2000 giri poco importa visto che stiamo parlando di 500 giri, tu hai un Ofmer, te lo sistemai io a Parcolaghi, in realtà ho solo tolto del grasso vecchio, lubrificato con olio minerale da macchina da cucire e stretto un paio di viti, roba da da una mezzoretta scarsa, imbobinalo con del filo nuovo e mettilo sotto una canna da LG sentirai che goduria, dopo spostalo su una canna da lucci e attaccagli l'esca piu voluminosa che hai e di nuovo sentirai che goduria, sembra un paradosso ma non lo è ed è facile dimostrarlo, basta provare 

 

 

Anzi, intanto una cosa sulle frizioni la dico. Sento tanti giustificare i prezzi esorbitanti di muli di fascia alta con la frizione superprecisa, liscia etc... quando con massimo 10€ trovi dischetti d'attrito in tecnopolimeri vari da sostituire a quelli in feltro. E se la scelta è fatta bene puoi avere un alivio con la frizione di un twin power.

 

Verissimo, questo è un modo ottimo per migliorare di moltissimo una frizione a dischi che, come ho già scritto, fatta come è fatta nella media dei mulinelli moderni è molto scarsa, tra parentesi con 10 euro se ne sistemano parecchi, ci sono altri metodi validi sia meccanici che fisici come quello di impregnare i feltri di grafite o alla brutta di talco oppure se uno ha un po di tempo si possono levare le bave e lucidare a specchio con la pasta i dischi metallici e altri che sono un piccolo segreto professionale


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#11 Lerio

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Postato 12 September 2014 - 00:05 AM

Marco, guarda...sono uno a cui piace molto sperimentare. Non mi tiro mai indietro e non do nulla per scontato. Mi piace capire il perché delle cose. In ogni campo di mio interesse. Indi per cui cercherò di pescare col mio ofmer, che dopo il tuo intervento mi ha sorpreso. Seguirò il tuo consiglio, gli piazzo un bel 0.18 (max 0.20) nuovo di fiamma e andrò a provarlo sul Garda a pescetti...che comunque mi divertono un sacco :D Anche con esche più impegnative volte ad altro, come grossi Cavedani, carpe o grossi predatori. Poi tornerò a farmi vivo in merito :)
Per ora non posso che ribadire quanto già detto. Pro e contro ci sono in entrambe le categorie....vedro' di dare una (mia) linea il più concreta possibile ad ogni mezzo ;)
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#12 Bero0571

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Postato 12 September 2014 - 00:54 AM

Davvero un contributo interessante , complimenti marco1956 per la spiegazione su come funzionano certe meccaniche nei muli!

Dico solo il mio pensiero : il marketing sono d'accordo ha un peso enorme , ma non credo che sia solo questo punto a decretare il successo di due colossi come Daiwa e Shimano nel settore mulinelli al giorno d'oggi.

Recentemente ho smaneggiato in negozio un mulo di un marchio italiano e mi sono chiesto come si può mettere sul mercato certi oggetti...fascia di prezzo di un Exage che seppur sia un mulo frutto della globalizzazione è sicuramente meglio di una cinesata con marchio italiano.

Anch'io ho un Mitchell full control e sinceramente non mi sognerei più di usarlo al posto di un Vertigo (fascia medio-bassa) o se vogliamo andare su una fascia alta un Caldia su una bolognese...

Ritengo poi che anche nel campo della pesca sia valido un po' quello che mi diceva un amico nel mondo delle moto , e cioè che un pilota non deve sapere come funziona o che olio va usato nell'idraulica delle forche , deve solo guidare e basta...

Certo avere una determinata conoscenza è sempre utile altrimenti si compra il mulo solo in base al discorso dei cuscinetti!

 

PS vorrei capire se il giudizio negativo sul rarenium sia basato sulla meccanica o se è più legato al materiale del corpo mulinello. Io ho un 4000 e un 5000 che uso a ledgering e fin ora mi son sempre trovato bene.

 



#13 linuz

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Postato 12 September 2014 - 06:11 AM

Credo che il secondo intervento di marco faccia molta più chiarezza (ammetto che nel primo ti avevo in parte frainteso, con il secondo è tutto più chiaro e in larghissima parte condivisibile.

Resta il fatto che non tutti (io per primo) hanno le competenze è le csoacits manuali di intervenire su un mulinello. E anzi, se cercassi di personalizzarmi un mulo (nuovo o vecchio, bello o brutto) al 99,9% rischierei di far danni e doverlo sbattere via.

E anche quando ci si trova a dover consigliare un mulo a un utente, è dura (non sapendo che competenze ha) pensare di suggerire muli particolari (perchè vecchi, rari o di mercati secondari).
C'è poi anche un discorso di 'manutenzione da negozio': se compro shimano o daiwa so che se ha un difetto lo posso portare in qualunque negozio, se compro una sotto marca cinese (che magari è un ottimo attrezzo) rischio di sentirmi dire che non ci sanno mettere mano.

Diciamo che quando compro un twin power forse non compro il meglio, o compro bene pagando più di quanto potrei. Ma con quel surplus di spesa, mettiamola così, mi compro la tranquillità di non avere problemi a posteriori ( dato che io, diversamente da te, non ho competenze in fatto di manutenzione).

Sempre fuor di metafora: recentemente mi sono comprato una gopro (marketing omologante allo stato puro - ne sono cosciente), e non una delle cento alternative anche più economiche e forse migliori, perché so che se un domani avrò un problema, si internet trovo di tutto è di più (istruzioni, forum, pezzi di ricambio, ecc).
Mentre con una marca diversa forse avrei più difficoltà.

Probabilmente, se avessi le tue competenze tecniche, ragionerei come te.

Ti faccio un altro esempio: mio suocero è falegname. Prova a chiedergli cosa pensa di ikea?
Eppure chiunque se cerca un mobile decente a basso prezzo andrebbe da ikea.
Mio suocero se lo farebbe da zero, o ne ristrutturerebbe uno vecchio.
Io non ne sono in grado, quindi vado (e consiglio di andare) da ikea

Secondo me la differenza di vedute tra te e altri è tutta qui.

Su tutto il resto dopo il tuo secondo intervento sono totalmente allineato

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#14 Pescadur

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Postato 12 September 2014 - 09:23 AM

Verissimo, questo è un modo ottimo per migliorare di moltissimo una frizione a dischi che, come ho già scritto, fatta come è fatta nella media dei mulinelli moderni è molto scarsa, tra parentesi con 10 euro se ne sistemano parecchi, ci sono altri metodi validi sia meccanici che fisici come quello di impregnare i feltri di grafite o alla brutta di talco oppure se uno ha un po di tempo si possono levare le bave e lucidare a specchio con la pasta i dischi metallici e altri che sono un piccolo segreto professionale

I 10€ erano riferiti comunque ai kit apposta per i vari mulinelli (già stampati a misura e tutto), che chiunque, anche se non esperto, può acquistare e sostituire. Ovviamente parlo di frizioni anteriori (togli una molletta e sostituisci i dischi).
Tra l'altro tale operazione è reversibile casomai il risultato non fosse soddisfacente.

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#15 Bero0571

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Postato 12 September 2014 - 14:49 PM

Completamente d'accordo sul tutto l'intervento di linuz, e sottolineo questo passaggio: credo che il 99.9% dei pescatori siano piu' interessati alla pesca piuttosto che avere o cercare anche solo di informarsi su conoscenze tecniche su attrezzatura o step successivo quello di poter sapere intervinire su questa.

Credo che il secondo intervento di marco faccia molta più chiarezza (ammetto che nel primo ti avevo in parte frainteso, con il secondo è tutto più chiaro e in larghissima parte condivisibile.

Resta il fatto che non tutti (io per primo) hanno le competenze è le csoacits manuali di intervenire su un mulinello. E anzi, se cercassi di personalizzarmi un mulo (nuovo o vecchio, bello o brutto) al 99,9% rischierei di far danni e doverlo sbattere via.
 



#16 frank92

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Postato 16 September 2014 - 20:02 PM

Io sono il pollo di turno che va a guardare caratteristiche e descrizioni sui cataloghi cercando di capire quale mulinello mi convenga scegliere per la fascia di prezzo che mi son prefissato. Preciso in partenza che vado a pesca massimo una volta a settimana e non avrei ne tempo ne capacità di valutare se un mulinello è migliore di un altro, non volendomi fidare solo di un parere di un terzo preferisco vedere un minimo le caratteristiche di un mulinello. Da questo topic sembra che tutte le ultra mega super tecnologie di grado aereospaziale ecc. descritte nei cataloghi siano superflue e che i mulinelli top gamma di oggi si potrebbero tranquillamente confrontare con i top di 40 anni fa con forse vantaggi minimi o inferiori. Uno come fa a capire se in mano ha una baracca o un diamante?? OK guardo frizione e rullinino guida filo ma è l'insieme di tutti i componenti che fa il mulinello e di certo non tutti sono in grado di capire (io) la qualità di qst componenti, leggo zaion:....,c14:..., cuscinetti schermati:...., il primo pensiero che mi passa in testa è ohhh che figata sembra ottimo, poi se sti materiali sono come qlli usati 40 anni fa o peggiori senza provarli non posso certo saperlo prima, anche la meccanica ora con la tecnologia si raggiungo precisioni mai viste prima però anche qui paradosso i mulinelli vecchi sembra che durino un eternità mentre quelli di oggi si sgranano. Paradossalmente più si va avanti più si peggiora. Da questo topic intuisco che guardare caratteristiche da catalogo non serve e che valutare un mulinello (a priori senza usarlo) è impossibile a meno che non si è esperti (io se smonto un mulinello lo rimonto con metà dei pezzi che mi avanzano) da saper valutare tutta la meccanica e materiali usati. (Una piccola parentesi su boccole e cuscinetti, le boccole per funzionare bene han bisogno di essere continuamente lubrificate per minimizzare l'attrito, i cuscinetti svolgono un lavoro puramente meccanico e vengono lubrificati per proteggerli dalla corrosione, un cuscinetto non ha un limite di sforzo, ovviamente più gira più si consuma, più sforza più si consuma, lo usano sulle ruote delle macchine quindi non credo abbia tutti sti difetti/contro, la boccola viene utilizzata nelle zone in cui il lubrificante non manca mai come nel motore mentre nelle ruote no).

#17 marco1956

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Postato 16 September 2014 - 23:02 PM

Stampare il corpo del mulinello a freddo è il sogno perverso di ogni costruttore di mulinelli, farlo con il metallo ha un costo energetico relativamente alto e per questo da tempo ci si prova con altre soluzioni, ho tra i mulinelli da recuperare un vecchio mulinello Daiwa con il corpo in grafite, appena ho tempo lo tiro fuori e gli faccio una foto, tra i marchi principali vanno di moda CI4 e Zaion, quale è meglio? nessuno dei 2, Daiwa stà rinunciando a fare il corpo del mulinello visti gli scarsissimi risultati e lascia il suo composito al rotore, Shimano invece per ora persevera e anzi amplia l'offerta di modelli in CI4, bisogna dire che hanno una faccia tosta incredibile, dopo i problemi enormi avuti sul rarenium (comunemente detto grattenium) avrebbero potuto fare un po di considerazioni ma forse hanno valutato che fare retromarcia commercialmente non sarebbe stato giustificabile, sulla questione cuscinetti la cosa mi sembra di un'evidenza assoluta, ci sono mulinelli che frullano da 50 anni e non hanno nemmeno un cuscinetto, per via dei materiali e delle tolleranze le boccole non hanno bisogno di un ingrassatore, voglio mettere in evidenza che la meccanica di un mulinello è di meccanica comune dove le tolleranze si misurano in decimi, la meccanica di precisione con tolleranze al centesimo non può essere usata su manufatti che devono lavorare sia sottozero che a +40, chi elogia sui cataloghi meccaniche di precisione semplicemente dice il falso.

Vorrei anche puntualizzare il mio pensiero sull'evoluzione tecnica dei modelli ben riusciti, ho detto che basterebbe rifare il vestitino nuovo e questo è vero solo in parte, un prodotto per quanto ben riuscito può essere migliorato, io considero il Crack-Contact 400 un mulinello assolutamente riuscito, come già detto chi ci ha messo mano è riuscito a peggiorarlo ma c'è chi invece è riuscito a fare una modifica vincente su uno dei pochi punti deboli di questo mulinello, un pescatore romano ha fatto una modifica al freno laterale, ha creato una leva centrale tipo Full Control, un lavoro impeccabile, talmente bello che sembra uscito dalla fabbrica, tra parentesi questo genio della meccanica è il papà di un iscritto al forum anche se frequenta poco, tutti i possessori di contact 400 sanno come si migliora la frizione già ottima di quel mulinello, quindi se vogliamo un mulinello perfetto non aspettiamoci che la fabbrica ce lo proponga dall'oggi al domani, dovrebbero tenerlo in produzione anni e introdurre gradualmente tutte le migliorie che sia possibile, oggi dopo 5 anni un mulinello è fuori catalogo


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#18 linuz

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Postato 17 September 2014 - 06:28 AM

Marco, ti faccio una domanda 'pratica'.

Secondo te, quando dovrò comprare il prossimo milinello, cosa dovrei fare premesso che
1) non posseggo muli d'epoca/antichi
2) non ho alcuna capacità e competenza meccanica e non sarei in grado di smontare un mulinello (nuovo o vecchio)

Chiaro che se avessi un mulo antico farei una prova sul campo, ci mancherebbe.
Ma comprarne uno apposta, che poi magari va sistemato (e io non sono capace) ha poco senso

Forse dovrei comprare un mulo cinese sconosciuto a 10 euro?
Ma perché, se per 15 posso comprare un catana che, meglio o peggio che sia mi da 3 anni di garanzia.
Se rompo il primo lo devo ricomprare (e arrivo a spendere più del catana). Se rompo il secondo (nei primi 3 anni) no.

Alla luce di tutte le considerazioni fatte, cosa consiglieresti a un utente in procinto di acquistare un nuovo mulinello?


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#19 frank92

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Postato 17 September 2014 - 09:08 AM

Intanto che aspetti la risposta di Marco ti dico il mio pensiero. A me non dispiacerebbe provare un mulinello dei vecchi tempi (ovviamente uno buono non uno a caso) e riuscire fargli manutenzione (da qnto ho capito hanno meno componenti,son più semplici e con un po di impegno tutti potrebbero metterci mano, specifico che son tutte supposizioni XK di pratica non ne ho fatta), e come detto da ciuffo darebbe credo a tutti molta soddisfazione curare il proprio muli da per se; su quelli moderni mi son fatto un idea che sono complessi e molto più ricchi di mini componenti (io non ne ho mai aperto uno, solo letto pareri qua e la cmq di gente esperta) e metterci mano è assai più difficile rispetto ai vecchi. OK qlli nuovi han anche la garanzia ma non vado a prendere un mulinello che si potrebbe rovinare dopo pochi anni, io preferirei un mulinello che dura a vita anche se ci va fatta un po di manutenzione ogni tanto. Cmq credo anche che dipende anche dal soggetto, c'è a chi piace pescare e basta e non gli interessa più di tanto di cosa ha in mano e chi invece è interessato a ( come me) capire più o meno approfonditamente di come funzionano gli attrezzi che usa, di che materiali son fatti, come ripararli ecc. Per concludere credo che tutti mirino ad avere una cosa che funziona bene e che dura molto.

#20 linuz

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Postato 17 September 2014 - 09:38 AM

Intanto che aspetti la risposta di Marco ti dico il mio pensiero. A me non dispiacerebbe provare un mulinello dei vecchi tempi (ovviamente uno buono non uno a caso) e riuscire fargli manutenzione (da qnto ho capito hanno meno componenti,son più semplici e con un po di impegno tutti potrebbero metterci mano, specifico che son tutte supposizioni XK di pratica non ne ho fatta), e come detto da ciuffo darebbe credo a tutti molta soddisfazione curare il proprio muli da per se; su quelli moderni mi son fatto un idea che sono complessi e molto più ricchi di mini componenti (io non ne ho mai aperto uno, solo letto pareri qua e la cmq di gente esperta) e metterci mano è assai più difficile rispetto ai vecchi. OK qlli nuovi han anche la garanzia ma non vado a prendere un mulinello che si potrebbe rovinare dopo pochi anni, io preferirei un mulinello che dura a vita anche se ci va fatta un po di manutenzione ogni tanto. Cmq credo anche che dipende anche dal soggetto, c'è a chi piace pescare e basta e non gli interessa più di tanto di cosa ha in mano e chi invece è interessato a ( come me) capire più o meno approfonditamente di come funzionano gli attrezzi che usa, di che materiali son fatti, come ripararli ecc. Per concludere credo che tutti mirino ad avere una cosa che funziona bene e che dura molto.

 

guarda, in linea teorica approvo al 100%

 

però, girala così: potresti comprare un'auto moderna, piena di elettronica, e difficilissima da sistemarsi da sè, o una vecchia auto anni '70, sicuramente meno complicata e più duratura.

 

E' indubbio che uno che se intende anche poco sarebbe più facilitato a mettere mano alla seconda.

 

Io, però, che di meccanica non capisco davvero nulla, sarei in difficoltà davanti a entrambe.

non mi sognerei mai di mettermi a posto un'auto da solo, vecchia o nuova che sia.

 

In ogni caso sarei costretto a portarla da un meccanico.

 

Ora, è abbastanza logico che se si tratta di una punto, o una golf, posso pensare di entrare da qualsiasi meccanico "alla cieca"

 

Se si tratta di un maggiolino d'epoca o di un'auto "datata", ho più difficoltà a trovare un esperto che me la possa mettere a posto.

 

Quindi, sempre partendo dal presupposto di uno che - come me - non sa nulla di meccanica, la mia domanda è: che fare? Complicarmi la vita andando alla ricerca di un mulo d'epoca che poi non saprei gestire, o affidarmi a un prodotto moderno, garantito, per il quale è facile trovare manutentori e ricambi?


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