Da quando ho ricominciato a pescare (pochi mesi), ho letto
tutto quello che ha scritto online Lippus (Filippo Fuligni) perchè per la pesca
che piace a me, lui mi sembra essere uno dei migliori, sia come pescatore che
come costruttore di artificiali.
Per questo nel mio immaginario il fiume Sxxxxxx, dove Lippus pesca spesso, è
pieno di grossi cavedani ma è anche un posto difficile, come ho personalmente sperimentato
l’estate scorsa con due cappotti di fila.
Tutto questo per dire con quale stato d’animo mercoledì scorso ho deciso di
andare a testare proprio sulla Sxxxxxxx il secondo lotto di artificiali che mi
sono costruito.
Dopo aver portato il bambino a scuola, ho preso il pandino e mi sono diretto
verso l’appennino e da lì ho proseguito
risalendo il fiume fino all’unico posto che conosco che poi è quello dove
l’estate scorsa ho cappottato.
La giornata è bigia e grigia, pioggerellina fitta per ore e ore, tutto è bagnato
ma almeno non fa freddo.
Appena arrivato mi preparo e poi scendo sulla riva: ho difficoltà a ricoscere il posto perchè il livello
dell’acqua è molto più alto rispetto a come lo avevo visto e dunque gli spot
che ricordavo sono impraticabili, divorati da correntone impescabili: il
livello è più alto di almeno 20 o 30 cm.
Sicchè prendo a caminare e dopo dieci, quindici minuti raggiungo finalmente uno
spot praticabile.
Il secondo lotto di artificiali che ho costruito è fatto da due piccoli lipless
di 3 e 5 cm in due colorazioni (dei minifilibustieri insomma) e così decido di
partire col più piccolo e lo preparo.
Inizio a lanciare e lo lascio andare a fondo e - memore di quanto ho letto - lo
gerco piano tenendolo sul fondo e così dopo poco sento una mangiatina subdola,
piano piano un breve stop insomma, ma io ferro subito e così raccolgo il primo
proprio dove te lo aspetteresti, cioè a margine della corrente.
E’ un bel testone di 50 cm che mi fa dannare perchè fra me e lo spot c’è un bel
correntone violento sicchè per tirarlo fuori prima mi impaurisco e poi mi bagno
anche un po’.
Ma tant’è, va tutto bene, lo abbranco, lo misuro, lo slamo e lo rilascio e poi
mi siedo a confortarmi con un po’ di acqua calda prima di ricominciare.
Di spot praticabili ne vedrò pochi oggi sicchè faccio il cinico e mi sposto
solo di una decina di metri più a monte e da lì riprendo a sondare lo stesso
spot da un altro angolo.
Al quarto lancio, mentre faccio sbandierare il piccolo lipless dal lento rigiro
verso la corrente vera e propria, stando sul fondo sento un altro stop e ferro.
Ed ecco il secondo testone, sempre sui 50 cm, che stavolta per tirarlo fuori lo
prendo come fosse un luccio con una simil-opercolare perchè sono in piena
corrente e sto con i gambali in acqua sino a mezza coscia e - ovviamente - non
ho nessun guadino o attrezzo simile con me.
Mi scuserete quindi per la presa poco amichevole del ciprinide, cosa che di solito non pratico.
Pesco da circa un’ora e sono già “contento” e così decido di andare avanti e
vedere se ci sono altri spot su questa Sxxxxxxx che oggi mi tratta bene.
Vado a monte per un’ora in un tratto - vi garantisco - ostile all’uomo e raggiungo
un mini spot praticabile ma insensato.
Sicchè lancio un poco e poi desisto e torno a valle, altra mezz’ora di cammino
spedito e torno sullo spot “benefico”, dove lancio e subito ne ferro un terzo, un altro
bel testone che però mi drizza l’ancoretta e quindi lo lascio ridente mentre io
sto per un poco piangente sulla mia ancora da 20 centesimi.
Riprendo il cammino e decido di scendere, vado verso valle cercando un altro
spot praticabile: oggi il problema è
chiaramente trovare uno spot sondabile fra tutti questi correntoni, e così combattendo
con rovi e acacie e acqua alta dopo 5 o 600 metri, mentre costeggio un
boschetto di noccioli, sento una voce che distintamente mi chiama: “Babbogabri,
babbogabri! Babbogabri mi senti? Sono qui, mi vedi?”
Sicchè alzo lo sguardo verso il cielo cercando risposta ma non trovandola poi guardo a terra e allora chi ti vedo?
Non è Pinocchio ma è invece un bell’artificiale costruito da uno molto più in
gamba di me, uno che lavora il legno (samba direi) e che fa gli anelli con
dell’armonico da 08 millimetri e che è capace di farsi da solo delle palette in
lexan bugnate e perfettamente simmetriche: che dire? Per adesso lo raccolgo e
lo metto in cura (ha le ancorette rotte e necessita di ua riverniciata) ma se
qualcuno lo riconosce e lo reclama sono felice di restituirlo, basta mandarmi
un messaggio privato.
Per inciso la persona che lo ha fatto mi ha già contattato (Kamakiller)
Alle 14 e 30 sono stanco e devo tornare a casa, dunque faccio dietro front: ma
prima di smontare tutto dò un’occhiata al mio piccolo lipless, un resinello
molto bravo direi, un vero temerario.
La foto non è il massimo ma si capisce: il vetrificatore per parquet anche dato tre volte a distanza ravvicinata non dura una sxxa e si sbuccia come una cipolla dopo solo poche ore di uso,
quindi per i prossimi meglio passare all’epossidica anche per la finitura esterna.
POST SCRITTUM
In un post che ho fatto tempo fa qui su pescaok, un amico mi ha chiesto come lo
avevo misurato il cavedano che valutavo sui 50 cm, sicchè stavolta per non
confondermi anzichè coi palmi li ho misurati con un metro
Anche se d'ora in avanti mi sono ripromesso di fare tutto in acqua, misurare, slamare e rilasciare.
Possa l’armonia alieutica essere con voi!
Questo post è stato modificato da babbogabri: 05 February 2013 - 22:33 PM