Eccomi ancora sempre in solitaria tra le verdi valli e le pecore della Nuova Zelanda isola del sud.
Quest’anno ho’ dovuto, per motivi di lavoro, anticipare il viaggio di un mese trovandomi cosi’ mio malgrado ad affrontare il periodo post apertura facendo fronte a situazioni climatiche molto difficili a causa del freddo (bestia) , copiose piogge e fiumi in piena che mi hanno accompagnato per circa due settimane.
) Pescare in Nz e’ una bellezza ma se capita la sfiga di non poter uscire causa meteo penso che sia il paese piu’ barboso del mondo!!! Alternativa andare in un pub a tirare freccette gustando una bottiglia dell’ottimo sauvignon locale come purtroppo ho’ dovuto fare piu’ di una volta. Va’ beh, nonostante la lotta contro il meteo e’ stato, nell’insieme un’anno anomalo ma straordinario come taglia media delle catture ma alla fine anche come numero. In foto uno dei classici cottage familiari e autosufficenti completi di cucina, disponibili un po’ ovunque per cifre molto abbordabili circa 50/60 euro a notte.
Lascio il caldo tropicale della iper tecnologica Singapore e con un ottimo volo SQ (sempre la migliore) senza neppure rendermi conto delle 10 ore di volo (grazie al classico pastiglione soporifero) mi ritrovo catapultato all’estremo sud del mondo, arrivo nella piovosa e fredda Christchurch dove come sempre mi attende il veicolo off road col quale faro’ piu’ di 6,500 km.(guidare in Nz e’ una vera figata.. non ci si fermerebbe mai…strade statali prive di traffico musica R&B a palla, panorami incantevoli e via… macinando km che e’ un piacere. (Ormai sono affezionato al mio Mitsu outlander a nolo, altro che la piccola Citroen che ho’ in Italia! chiusa parentesi)
) Altre 3 ore di guida e arrivo a Reefton, paesino sulla west coast. La stanchezza in questi casi viene annullata dalla frenesia psicatoria, stanza in un motel, cena veloce a base d’agnello, altri 30 km e sono in pesca sul mio spot quasi segreto, il torrente e’pescabile ma ho’ solo un ora prima del buio. Non mi era mai successo prima: 30 minuti di pesca effettiva e due bestiole gemelle sui 2 kg una dietro l’altra, felice rientro in attesa del mattino, piove tutta notte, quasi non dormo, sveglia alle 6 mi preparo la colazione e via di ritorno sullo stesso spot….assolutamente impescabile, livello improponibile e acqua color cioccolato. Si cambia location altri 200km per trovare fiumi pescabili. Questa e’ la cronaca del primo giorno di pesca ma cosi’ e’ stato per le prime 2 settimane delle 4 disponibili.
Il periodo post-apertura, escludendo il clima, puo’ riservare comunque gradite sorprese in particolare nei tratti “spawming ground” affluenti di riproduzione dei principali sistemi fluviali. In Nz le trote sono selvatiche e dunque fregano naturalmente senza nessun impedimento di sorta, I fiumi sono liberi da sbarramenti, inquinamento ecc. la mano umana/disumana non ha’ ancora interferito sull’ecosistema ne tantomeno sull’istinto della trota che e’ libera di fare cio’ che vuole, la nostra povera marmo pur conservando il suo istinto naturale deve arrangiarsi come puo’ a causa dei motivi che tutti sappiamo, in Nz invece le trote, che siano fario o rainbow fregano da paura, infatti da 40 anni non viene immesso nulla, non serve!! In foto un classico spawming stream.
Tornando in pesca: in questo periodo i riproduttori, fatto il loro dovere, ridiscendono dagli affluenti verso i corsi principali ed e’ proprio nei piccoli stream dove ho’ cercato e trovato, nelle prime settimane, qualche bestiola in caccia. Poche e difficili le catture ma tutte degne di nota.
Col passare dei giorni le condizioni sono poi nettamente migliorate, la temperatura dell’acqua si e’ alzata e cosi’ anche sui corsi principali sono iniziate le catture. (foto E ) Scusate per le foto delle catture piuttosto mediocri, da solo e’ sempre molto difficoltoso, vista la dimensione delle prede, fotografare come si deve. Non volevo stressarle e nemmeno poggiarle sui sassi, trattenendole in mano nei primi piani non mi stavano, in acqua ancora piu’ difficile, alternativa autoscatti con timer a 10 secondi come viene viene e immediato rilascio.
Il Grey river: 2 ore di viaggio per arrivarci di cui una di fuoristrada molto impegnativo mettendo a dura prova il mio povero Mitsu. Arrivo sullo spot, temperatura dell’aria 1 grado, acqua 6 Qui’ si pesca in quota circa 1,000 mt. Le trote ci sono (credo) ma il freddo e’ ancora intenso, sicuramente sono in tana, non parte nessuna cacciata, 2 ore di pesca senza vedere neanche una coda di pinna…capita anche questo!
Curiosita’: non tutte le trote si spostano, talvolta risiedono in una pool per anni e anni, forse quelle sterili o forse quelle che hanno trovato le condizioni di alimentazione e di accrescimento ideali, I trofei (double figures piu’ di 10 pounds 4,5 kg) sono infatti quasi sempre residenti.
La Nuova Zelanda ha’ credito di essere il paradiso dei Pam e non c’e’ dubbio che lo sia, le ninfe funzionano alla grande qualche volta anche la secca pero’ solo durante I mesi piu’ caldi vale a dire da gennaio in avanti, per la cronaca non ho’ incontrato una singola anima in pesca! nei primi mesi on the fly non e’ cosi’ facile come non e’ facile spottare il pesce, cosa che amano fare le guide Pam locali che se non individuano non pescano!!! (grande perdita di tempo!) e si fanno pagare 400 dollari a uscita!!! Evidentemente qualcuno le considera indispensabili…non il sottoscritto…(secondo loro i miei Martin da 15 funzionano solo con i salmoni…ah ah ah.. saranno anche dei fenomeni a mosca ma a spinning sonno anni luce indietro rispetto a noi) Grazie mille… La ferraglia funziona sempre in particolare il rotante, arma letale, sempre e ovunque indipendentemente dai colori o dalla marca che non contano una sega! E’ il peso che conta!!! E anche l’idrodinamica..dimenticavo. Ho’ provato anche gli artificiali che usano i locali l’ondulande della Toby e il mitico “Tasmanian devil’ ma, come prevedibile, con scarso successo, lo testero’ in Sesia, non si sa’ mai…
In foto il “Tasmanian devil” incrocio tra un monnow e un’ondulante.
In Nuova Zelanda prendendo a modello un buon fiume come quello in foto, in condizioni normali, si cattura una media di n.1 esemplare ogni ora e mezza di pesca circa.
Personalmente preferisco pescare in solitaria ma qui,’ in certe situazioni, un socio sarebbe un grande vantaggio, in modo particolare per poter affrontare tratti impegnativi che da solo non mi sento di sfidare. I costi sono abbastanza contenuti: per 15g. escludendo i voli 1,500/2,000 euro ,dipende da quanto vino si beve…e da quante trote si mangiano, alimento a costo zero… pero’ bisogna cucinarsele sperando di prenderne una piccola…(cosa assai rara) da fare al burro e salvia altrimenti non ci sta’ in forno….!!!) per quanto mi riguarda spadello a giorni alterni ma la colazione sempre.
Curiosita’: in Nz non esiste la misura minima ma bensi’ quella massima, e’ infatti proibito trattenere esemplari che superino i 50cm !!!!! (ottimi riproduttori evidentemente…) fosse cosi’ anche da noi….!!!!
Una fario spettacolare dal testone enorme, la sua cacciata rimarra’ indelibile nella memoria RAM del mio cervello. Ne aggancio una nettamente piu’ piccola nel correntone, due salti e si slama, recuperando svogliatamente per un nuovo lancio vedo spuntare dal sottosponda un siluro che si avventa a fauci spalancate sul rotante evidentemente incuriosita dalla frenesia della cacciata precedente. Gli attacchi a vista sono sempre adrenalinici!
Questa cattura mi ha’ lasciato un dubbio: trota o salmone? La livrea e’ molto singolare, colore fulvo sul giallo e 5/6 puntini rossi mal contati. Io non sono esperto di salmoni, mi sembra pertanto una bella trotazza forse un po’ strana . Il fiume in cui e’ avvenuto il catch, occasionalmente ma raramente prevede risalite di salmoni dal pacifico . A questo proposito chiedo l’autorevole parere del Magister.
Su queste latitudini gli sbalzi di temperatura sono estremi: si parte al mattino con cielo coperto a 2 gradi, dopo poche ore esce il sole e si va’ a 30. In macchina ho’ tutto il campionario estate-inverno.(quest’anno molto piu’ inverno che estate) In ogni caso bisogna essere pronti.
La distanza che divide nord e sud dell’isola del sud e’ di circa 1,000 km. Il viaggio e’ piacevolissimo contornato da paesaggi da sogno. Tappa consueta a meta’ strada sul lago di Tekapo, il mio Shangri-la personale. Lo scenario e’ da lasciare senza fiato, siamo a 1,000 mt di quota con una panoramica a 360 della catena delle alpi sublime In primo piano il mount cook la cima piu’ alta della Nz perennemente innevata. Peccato che la pesca qui’ non sia un gran che’, non ci sono fiumi importanti solo il lago ma senza barca e’ difficile.
Dal lago di tekapo defluisce un tratto di fiume canalizzato dove e’ presente un’importante allevamento di king salmon e dal quale “evadono” migliaia di piccoli salmoni. Questi, a differenza delle trote, addentano le gomme alla grande in particolare l’imitazione della rivale fario.
Ultima destinazione la localita’ di Gore (capitale della pesca alla fario) purtroppo la situazione e’ critica! Il mitico fiume Mataura e’piuttosto inxxxxato, livello molto alto e acqua troppo sporca. Sono costretto a deviare su affluenti piu’mansueti.
Tra le particolarita’ positive della Nuova Zelanda e’ la totale assenza di animali ed/od esseri umani pericolosi. Non esistono serpenti o rettili disorta, tantomeno orsi, nessuno ti frega la macchina o ti rompe i cojoni mentre peschi. Unica minaccia sono i tori sempre molto imprevedibili dai quali e’ meglio stare lontani e…dimenticavo… le terribili zanzare sand flies. Mai scordarsi lo spray repellente!
Al prossimo anno spero…di seguito ancora qualche trotella e panorami. Ci vediamo sul sesia a Maggio.