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Un tempo lontano......29°parte


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#1 cicalone

cicalone

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  • Tecnica: bolognese e canna fi
  • Provenienza: Ostia lido Roma

Postato 04 April 2009 - 03:45 AM

La Sardegna e' una terra meravigliosa piena di gente sanguigna e sincera, gente che ti da il cuore in amicizia e pure l'anima, gente che ti ospita nella sua casa e che se ti incontra per strada ti porta al bar e ti offre da bere senza neanche conoscerti, ho tanti ricordi di questa terra bellissima, dove il mare si fonde nel cielo con i suoi colori stupendi e il suo mare dalle piu' diverse tonalita', una terra per gente vera che fa una vita dura, un posto la Sardegna di cui se ne parla solo per i suoi posti da vacanza ma che invece e' proprio nei mesi invernali quando l'isolano e' da solo che si apprezza di piu' perche' non c'e' traffico o casino per le strade e il pescatore o il cacciatore o entrambi i soggetti in uno possono vagare a nord e a sud ma pure a est o a ovest in completa liberta' senza doversi districare in interminabili serpentoni di auto di turisti accaldati e inxxxxati.
La Sardegna e' tutta bellissima ma la parte sicuramente piu'0 bella di tutte per mio conto e' la costa verde, la zona tra Marina di Arbus e Capo Pecora, zona completamente isolata dal resto del mondo, dove adesso come 30 anni fa risulta ancora inaccessibile alle masse e dove per arrivarci occorrono viaggi massacranti in auto in strade con ripidi tornantie con panorami mozzafiato sia a destra che a sinistra.
Conobbi questa zona stupenda tanti anni fa, lavoravo allora alla centrale Nucleare di Montalto di Castro e con una squadra di amici di Roma e Sardi che lavoravano con me decidemmo di andare tutto il mese di agosto per le ferie a Marina di Arbus in campeggio libero sulla spiaggia, che periodo stupendo, tutto in rispetto della natura, con la tenda accampati sulla riva del mare, con un fiumiciattolo alle spalle in un comprensorio di tende e baracche dove l'unico centro di vita era un piccolo chiosco gestito da un sardo che vendeva poche derrate alimentari, solo una casa c'era sulla spiaggia, era il comprensorio di una vecchia miniera che era stato rilevato da due fratelli militari che ne avevano ricavato una reggia, pescatori e cacciatori andavano con i gommoni a pesca subacquea e andai con loro diverse volte, c'era la moglie di uno di loro che era simpaticissima oltre che una donna splendida, era una bravissima pescatrice subacquea e dal gommone non c'era spettacolo piu' bello di vedere dal profondo del blu' venire su in maniera semprepiu' visibile una cernia di 30 e piu' chili arpionata che venva verso di noi, e poi anche aragoste e orate, la sera si faceva festa con loro e i nostri con questi pesci stupendi.
Tra di noi nel campeggio c'era lo zio di uno dei nostri amici Sardi che si chiamava Gigetto ma tutti lo chiamavano ZIO, era una persona fantastica, aveva una barchetta a motore e con questa metteva le reti e pescava a bolentino, la mattina spesso lo accompagnavo a tirare su i tramagli sia a terra che in mare e poi col bolentino si pescavano boccacce e pagelli e con le prime ci faceva stupende minestre di pesce mentre con i secondi braciate meravigliose, e poi prendevamo i muggini che venivano cotti alla sarda alla brace interi e avevano sapori da fuori del mondo. Ogni tanto si partiva e si andava ad Arbus a fare provviste e a leggere un giornale era una vita fantastica e quel mese passo' in un baleno, conobbi tanti amici che negli anni ho perso di vista ma quelli che rimpiango piu' di tutti erano quelle persone stupende che conobbi a Marina di Arbus in uno scenario da cartolina dove dall'alto vedevi un mare turchese e dove il giorno di ferragosto su una spiaggia lunga chilometri e chilometri eravamo 15 persone in tutto, sembrava di essere ai tropici e dove ancora oggi la calca che si trova in Costa Smeralda non sembra neanche una cosa reale......

to be continued
pesca e caccia sono parte della vita dell'essere umano.
 
IO ho conosciuto Mario Albertarelli e Giordaloco


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